Mercedes accelera sulla strada dell'abbattimento totale di anidride carbonica

- di: Redazione
 
Un'altra casa automobilistica si è posta l'obiettivo ambizioso per rendere i propri ''prodotti'' a zero emissioni di anidride carbonica. Ma, a fronte di una notizia che si sta ripetendo negli ultimi anni, a fare clamore è questa volta la scelta è stata presa da una casa iconica, la Mercedes-Benz, che sembra volersi affrancare dalle vecchie politiche che, perseguendo il profitto, non badavano molto alla provenienza delle materie prime né all'origine o al potere inquinante dell'energia che alimentava i suoi impianti.

Mercedes punta con forza al taglio delle emissioni di CO2

Il cambio di direzione era nell'aria da tempo, ma ad imprimere una accelerazione è la situazione globale dell'economia che comincia a risentire pesantemente di troppi fattori: la perdurante mancanza di semiconduttori (essenziali per molte componenti di un veicolo); le conseguenze della pandemia di coronavirus (come conferma quanto sta accedendo in Cina, con Shanghai soggetta ad un gigantesco lockdown, che ne ha paralizzato gran parte delle attività produttive); la lotta ai cambiamenti climatici e, infine, la guerra in Ucraina.

Quindi, bruciando i tempi, rispetto a quello che si poteva ipotizzare appena un paio d'anni fa, l'esigenza di passare ad una gestione sostenibile ed ecologica sta diventando impellente anche in casa Mercedes.
La casa tedesca sembra volere puntare - e soprattutto prima possibile - su quel complesso di linee strategiche sintetizzate dall'acronimo ESG (cioè, Environment, Social, Governance).
E' scontato che l'obiettivo resta quello di vendere sempre molte autovetture, solo che, come ha detto il ceo di Mercedes-Benz, Ola Källenius, a fronte di un ''desiderio di mobilità individuale in continua crescita'', ''il nostro compito è soddisfare questa esigenza in modo sostenibile".

La casa di Stoccarda si è posta l'obiettivo di essere neutrale, dal punto di vista ambientale, entro il 2039. Tre anni fa, l'azienda aveva fissato l'obiettivo di raggiungere la neutralità di CO₂ entro il 2039, un decennio prima di quanto ipotizzato per l'economia nell'accordo di Parigi sulla protezione del clima. Ora, come ha spiegato nel corso di una conferenza sulla sostenibilità che ha organizzato, Mercedes ha dettagliato questo percorso, dicendo che entro il 2030 le emissioni di CO₂ per le nuove auto dovrebbero essere ridotte di almeno il 50% durante l'intero ciclo di vita rispetto al 2020. Ma appare abbastanza chiaro che il progetto potrà avere successo solo se sarà molto aumentata la produzione di auto elettriche e, soprattutto, se saranno alimentate con elettricità verde. Entro il 2030, Mercedes vuole coprire oltre il 70 per cento del fabbisogno energetico nella produzione con rinnovabili, partendo dall'energia solare ed eolica che alimenteranno le sedi dell'azienda.

Il passaggio quasi obbligato è quello di realizzare batterie che garantiscano una maggiore autonomia, che ingombrino e pesino di meno e che magari non vedano tra le componenti il cobalto. Una sfida su cui si stanno cimentando quasi tutte le grandi case. Mercedes lo sta facendo testando una batteria che, con la metà delle dimensioni di quelle attuali, potrebbe garantire una autonomia fine a mille chilometri.
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