Milano in coda al continente
La seduta si chiude con un segno negativo netto per Piazza Affari, dove il Ftse Mib arretra dell’1,03%. Milano è la maglia nera tra i principali listini europei, appesantita da vendite su banche e tecnologia e dall’attesa per i conti dei big USA.
Tra le blue chip in ribasso spiccano STMicroelectronics (debolezza del comparto semiconduttori), Prysmian e i bancari: Banca Popolare di Sondrio, Bper, UniCredit (pressioni nonostante utili sopra le stime, complice il raffreddamento del margine d’interesse). Vendite anche su Cucinelli, Moncler, Stellantis, Ferrari, Banco BPM e Unipol.
In controtendenza DiaSorin e i petroliferi: Tenaris, Eni e Saipem sfruttano il rimbalzo del greggio.
Nel listino allargato si segnala il crollo di NewPrinces nel giorno della definizione della forchetta di prezzo per l’IPO della controllata Princes a Londra.
Europa divisa tra trimestrali e tecnologia
I listini europei chiudono misti: Parigi -0,63%, Francoforte -0,74%, Londra +0,93% sostenuta dalla frenata dell’inflazione; Madrid poco mossa. Il lusso arretra dopo conti sotto tono e il tech sconta indicazioni caute dai semiconduttori.
Contesto macro: tassi fermi e bilanci in primo piano
In area euro lo scenario sui tassi resta di pausa, con l’attenzione che si sposta sui bilanci e sulle ipotesi di manovra fiscale nei singoli Paesi. In Italia, il possibile maggiore contributo di banche e assicurazioni al gettito tiene alta la prudenza sul comparto.
Valute: euro stabile, sterlina vulnerabile, yen in equilibrio
L’euro/dollaro oscilla intorno a 1,16. La sterlina cede terreno dopo un CPI più morbido delle attese, mentre il dollaro/yen staziona in area 151,8–152.
Materie prime: oro in ritirata, petrolio in rimbalzo, gas in recupero
L’oro consolida sopra 4.000 $/oncia dopo le prese di profitto della vigilia. Il petrolio risale con il Brent intorno a 62 $/barile e il WTI vicino a 58 $/barile. Il gas TTF si muove attorno a 32 €/MWh.
Spread e rendimenti
Il premio di rischio tra BTP e Bund resta sotto 80 punti base con il BTP decennale intorno al 3,35%. Quadro stabile ma sensibile alle novità di politica fiscale e monetaria.
Wall Street a metà seduta
Oltreoceano gli indici sono in lieve flessione a metà giornata: investitori concentrati sulle trimestrali e in particolare sui conti di Tesla. Realizzi sulla tecnologia dopo i recenti massimi.
I titoli: migliori e peggiori
Blue chip migliori: DiaSorin, Tenaris, Eni, Saipem. Peggiori: Banca Popolare di Sondrio, STMicroelectronics, Bper, Prysmian, Cucinelli.
Mid Cap migliori: Alerion Clean Power, Maire, MFE A, Technogym. Mid Cap peggiori: NewPrinces, GVS, Pharmanutra, Technoprobe.
Small Cap in evidenza: Seri Industrial, Met.Extra, TXT e-Solutions, Seco, I Grandi Viaggi; tra i peggiori Netweek e altri titoli a bassa capitalizzazione.
Scenari e riflessioni
Quadro prudente: le trimestrali USA e i segnali su tassi guideranno il sentiment. In Europa pesano i conti del lusso e la volatilità dei chip; l’energia offre un paracadute tattico. In Italia l’attenzione resta su banche e sostenibilità dei conti pubblici.