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Meloni: "Incontro Trump-Zelensky un punto di svolta"

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Meloni: 'Incontro Trump-Zelensky un punto di svolta'
Giorgia Meloni, intervistata dal Corriere della Sera, ha definito "un punto di svolta" l'incontro avvenuto a in Vaticano tra il presidente americano Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. La presidente del Consiglio ha tuttavia precisato che lei personalmente "non sarebbe mai stata lì", sottolineando le differenze di approccio rispetto ai vertici internazionali gestiti da altri leader. Una posizione che riflette la linea di autonomia e prudenza diplomatica che Meloni rivendica da tempo sul piano internazionale.

Meloni: "Incontro Trump-Zelensky un punto di svolta"

Nella stessa intervista, la premier ha annunciato l'avvio di un pacchetto di interventi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che sarà presentato in occasione della Festa del Primo Maggio. Il piano prevede nuove risorse, un rafforzamento dei controlli ispettivi e un confronto strutturato con sindacati e associazioni datoriali. "È inaccettabile", ha dichiarato, "che ogni giornata in Italia sia scandita da morti e infortuni sul lavoro". Una priorità che Meloni intende mettere al centro dell'agenda sociale del governo nei prossimi mesi.

Critiche al dibattito politico: "Semplificazioni banali"

Meloni ha colto l'occasione dell'intervista per attaccare quello che definisce un dibattito politico spesso superficiale. "Le mie preoccupazioni viaggiano su un altro livello rispetto al dibattito politico italiano", ha osservato, lamentando "semplificazioni banali" e "analisi surreali" da parte di una parte consistente dell'opinione pubblica e dei media. Un messaggio che punta a marcare la distanza tra la visione strategica del governo e le polemiche quotidiane della politica nazionale.

La gestione dei dossier internazionali

Oltre alla sicurezza interna, Meloni guarda ai dossier europei che saranno al centro del prossimo Consiglio Europeo di giugno. Tra le priorità indicate, il negoziato sul nuovo Patto di stabilità, la costruzione di una difesa comune europea e il coordinamento delle politiche migratorie. Temi su cui la premier vuole rafforzare la posizione italiana in un'Europa che si prepara a una fase di profonde trasformazioni, anche in vista delle elezioni continentali del 2026.

Una strategia di autonomia


Nel commentare l'incontro Trump-Zelensky, e più in generale nell’impostare la linea di politica estera, Meloni conferma una strategia improntata a pragmatismo e autonomia. Nessun allineamento acritico ai blocchi tradizionali, ma un'azione che punta a massimizzare l'interesse nazionale mantenendo credibilità sui principali tavoli diplomatici. Una scelta di equilibrio che, nelle intenzioni della premier, dovrebbe rafforzare il ruolo internazionale dell'Italia in un contesto globale sempre più frammentato.
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