La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un intervento in Parlamento in cui ha affrontato alcuni dei temi più caldi dell’attualità politica e internazionale. In un momento di grande instabilità per l’Europa e l’Occidente, la premier ha ribadito la posizione dell’Italia su vari fronti, dall’appoggio a Kiev al ruolo dell’Unione Europea nella difesa, fino alla situazione economica nazionale.
Meloni: "Consapevoli del tempo grave che attraversiamo"
Nel suo discorso, Meloni ha confermato il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina, riaffermando la volontà del governo di continuare a supportare Kiev nel conflitto con la Russia. Ha anche sottolineato l’importanza di sostenere gli sforzi diplomatici in corso, in particolare quelli del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che sta cercando di mediare un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev.
"Siamo consapevoli della gravità del momento che stiamo vivendo," ha dichiarato la premier. "L'Italia continuerà a sostenere l’Ucraina, ma è altrettanto fondamentale lavorare per una soluzione diplomatica credibile. Per questo guardiamo con attenzione agli sforzi degli Stati Uniti."
Tuttavia, Meloni ha anche ammonito sulle insidie di un negoziato condizionato da Mosca. "Non possiamo accettare che il sostegno all'Ucraina venga visto come una merce di scambio," ha avvertito, riferendosi alla richiesta della Russia di bloccare gli aiuti militari occidentali in cambio di una tregua.
Piano 'ReArm Europe': l’Italia chiede chiarezza
Uno dei temi più discussi è stato il piano europeo 'ReArm Europe', voluto dalla Commissione Europea per potenziare l’industria della difesa del continente. Meloni ha criticato il nome del piano, definendolo "roboante", e ha ribadito che l’Italia non intende sottrarre fondi alle politiche di coesione per finanziare il riarmo.
"Non permetteremo che le risorse destinate allo sviluppo delle nostre regioni siano dirottate verso altro," ha affermato con fermezza. L'Italia, ha spiegato la premier, è favorevole a rafforzare la capacità difensiva europea, ma ritiene che le risorse debbano essere trovate altrove, senza penalizzare i cittadini.
"Investire nella sicurezza è necessario, ma non possiamo dimenticare che la sicurezza riguarda anche la stabilità economica e sociale," ha aggiunto.
L’ipotesi dell’invio di truppe in Ucraina: "Mai stato all’ordine del giorno"
Meloni ha affrontato anche il delicato tema dell'invio di truppe italiane in Ucraina, smentendo categoricamente questa possibilità.
"L'Italia non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di inviare soldati nel conflitto," ha dichiarato. "Non è all’ordine del giorno, né lo è mai stato."
La dichiarazione arriva in risposta alle recenti indiscrezioni secondo cui alcuni Paesi europei, tra cui Francia e Regno Unito, starebbero valutando l’ipotesi di un contingente militare in Ucraina. La premier italiana ha espresso forti dubbi su questa strategia, definendola "complessa, rischiosa e poco efficace".
Secondo Meloni, l'Unione Europea deve dotarsi di strumenti di difesa comuni, ma non può pensare di affrontare una crisi di questa portata senza il supporto degli Stati Uniti e della NATO.
I rapporti tra Unione Europea e Stati Uniti: "Indebolire l'alleanza atlantica è un errore"
Meloni ha poi ribadito l’importanza del legame tra Europa e Stati Uniti, criticando coloro che cercano di prendere le distanze da Washington.
"Pensare che l’Unione Europea possa fare da sola è una follia," ha dichiarato la premier. "Chi tenta di scavare solchi tra noi e gli Stati Uniti non fa altro che indebolire l’Occidente nel suo complesso."
Questa posizione è in linea con il sostegno dell’Italia agli sforzi diplomatici di Trump, che nelle ultime settimane ha lavorato a un accordo di cessate il fuoco tra Russia e Ucraina.
La situazione economica e la manovra correttiva
In chiusura, Meloni ha affrontato anche le questioni economiche interne, escludendo la necessità di una manovra correttiva nel breve periodo.
"Una manovra correttiva non è nei radar del governo," ha assicurato. "L’economia italiana sta reggendo, nonostante le difficoltà internazionali, e continueremo a lavorare per garantire stabilità e crescita."
Tuttavia, ha riconosciuto che il contesto internazionale rappresenta una sfida per il nostro Paese, con l’aumento della spesa militare, le tensioni sui mercati energetici e l’inflazione ancora alta.
Un discorso tra realismo e fermezza
L’intervento della premier Meloni ha toccato tutti i principali temi di attualità, delineando una strategia basata su pragmatismo e fermezza.
Sul piano internazionale, il governo italiano continuerà a sostenere Kiev, ma con la consapevolezza che la soluzione militare non può essere l’unica via d’uscita dal conflitto. La collaborazione con gli Stati Uniti resta centrale, mentre l’UE dovrà trovare il giusto equilibrio tra difesa e sviluppo economico.
Sul fronte interno, l’esecutivo punta a mantenere i conti sotto controllo, senza ricorrere a misure straordinarie.
Il dibattito alla Camera previsto per oggi sarà un’ulteriore occasione per approfondire queste tematiche e confrontarsi sulle prospettive future del Paese.