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Medio Oriente: Netanyahu annuncia blitz breve su Gaza, ma cresce la pressione internazionale

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Medio Oriente: Netanyahu annuncia blitz breve su Gaza, ma cresce la pressione internazionale

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la nuova operazione militare nella Striscia di Gaza sarà di breve durata, ma determinata negli obiettivi: liberare gli ostaggi ancora vivi in mano a Hamas e recuperare i corpi di chi non è sopravvissuto. “Vinceremo questa guerra con o senza il sostegno degli altri”, ha detto il leader israeliano, parlando in diretta televisiva a cittadini e osservatori internazionali.

Medio Oriente: Netanyahu annuncia blitz breve su Gaza, ma cresce la pressione internazionale

La decisione di avviare un nuovo blitz è stata presentata come “mirata e temporanea”, ma non ha evitato un’immediata risposta al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Cina e Russia hanno chiesto a Tel Aviv di interrompere il piano e di rispettare il diritto internazionale, definendo l’offensiva “un passo che rischia di aggravare la crisi umanitaria a Gaza”.

Condanne dall’Europa

Insieme a Pechino e Mosca, anche Regno Unito, Danimarca, Francia, Grecia e Slovenia hanno condannato la scelta di Netanyahu, sollecitando un cessate il fuoco immediato. L’Algeria, con toni ancora più duri, ha accusato Israele di “considerare i palestinesi come animali”, innescando un acceso scambio di repliche in aula.

Washington dalla parte di Israele

Gli Stati Uniti, attraverso il loro ambasciatore ONU, hanno ribadito che Israele “ha il diritto di decidere come difendersi e come agire per proteggere la propria popolazione”. La posizione americana resta ferma nel sostegno allo Stato ebraico, anche a costo di incrinare i rapporti con altri alleati occidentali.

Pressioni interne su Netanyahu

Dietro la scelta del blitz ci sarebbe anche la necessità di un risultato rapido da mostrare all’opinione pubblica israeliana. Il premier è sotto pressione per la gestione della guerra e per le tensioni economiche e sociali interne. Un successo militare, anche simbolico, potrebbe rafforzare la sua posizione politica.

Situazione sul terreno

Secondo fonti locali, i bombardamenti si sono intensificati soprattutto nel nord della Striscia. Le forze israeliane puntano a colpire zone ritenute strategiche per la rete di tunnel di Hamas. Mezzi corazzati e unità speciali sarebbero già pronte a entrare in azione nelle prossime ore.

Emergenza umanitaria
Le organizzazioni umanitarie avvertono che la popolazione civile è allo stremo. Ospedali senza forniture, mancanza di acqua ed elettricità, migliaia di sfollati stipati in rifugi di fortuna: la crisi umanitaria rischia di toccare livelli mai visti negli ultimi anni.

Un blitz davvero “breve”?

Al Consiglio di sicurezza si continuerà a discutere nei prossimi giorni, ma resta incerto se si riuscirà a trovare un consenso su un documento comune. La domanda che aleggia è se l’operazione israeliana sarà davvero rapida come annunciato o se si trasformerà in un intervento prolungato.

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