Medio Oriente, media libanesi: tre giornalisti uccisi in attacco israeliano

- di: Redazione
 
Continuano, senza sosta, gli attacchi israeliani contro obiettivi nella Striscia di Gaza e in Libano. Secondo media ufficiali libanesi, la scorsa notte, in un attacco nel sud-est del Paese, sono rimasti uccisi tre giornalisti, di cui non sono state rese note identità e nazionalità.
L'agenzia di stampa libanese NNA ha riferito "della morte di tre giornalisti in un attacco israeliano su Hasbaya", precisando che "aerei da guerra israeliani hanno effettuato un raid alle 3:30 (ora dell'Europa centrale, ndr) sul confine libanese-siriano". Fonti locali hanno detto che l'attacco ha colpito un albergo a Hasbaya, una cinquantina di chilometri a sud di Beirut.

Medio Oriente, media libanesi: tre giornalisti uccisi in attacco israeliano

Sono intanto proseguiti gli attacchi aerei israeliani contro la periferia meridionale di Beirut. Il più violento, Choueifat Al-Amrousieh, ha distrutto due edifici e ha provocato un grave incendio. Un altro attacco ha avuto come bersaglio due edifici, nel quartiere di Sainte-Thérèse, vicini alla sede del Consiglio Costituzionale.
Sul fronte della politica, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres e Vladimir Putin (a margine del vertice dei Paesi Brics, a Kazan) hanno parlato della "assoluta necessità di un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e di evitare un'ulteriore escalation nella regione " .

Oggi, a Londra, il segretario di Stato americano, Antony Blinken, incontrerà il primo ministro libanese Najib Mikati per discutere dell'offensiva israeliana contro Hezbollah in Libano. Blinken incontrerà separatamente i ministri degli Esteri della Giordania e degli Emirati Arabi Uniti, due partner chiave degli Stati Uniti nel piano postbellico per Gaza.
Ieri, nel corso di una conferenza stampa in Qatar, Blinken ha affermato che Israele sta lavorando per eliminare la “minaccia” di Hezbollah, ma che alla fine è necessaria una soluzione diplomatica. "Siamo stati molto chiari sul fatto che ciò non può portare - non dovrebbe portare - a una campagna prolungata e che Israele deve adottare le misure necessarie per evitare vittime civili e non mettere in pericolo le forze di pace dell'ONU o le forze armate libanesi", ha affermato Blinken .

Si aggiorna in continuazione, intanto, il bilancio delle vittime civile delle operazioni israeliane in Libano.
Almeno dodici persone, tra cui tre bambini, sono state uccise giovedì nei bombardamenti su due villaggi nel Libano orientale, ha riferito il ministero della Sanità libanese. Intanto l'IDF ha chiesto ieri sera l'evacuazione delle aree della periferia sud di Beirut, segnatamente dei quartieri di Choueifat e Haret Hreik.
"Siete molto vicini a strutture e interessi affiliati a Hezbollah, contro i quali l’esercito opererà nel prossimo futuro. Per la tua sicurezza e quella della tua famiglia, dovete evacuare immediatamente questi edifici e quelli adiacenti e allontanarvi di almeno 500 metri", ha scritto il portavoce in lingua araba dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, in un messaggio su X accompagnato da una mappa che mostra la luoghi che devono essere presi di mira.

Benjamin Netanyahu, da parte sua, ha accolto con favore l'intenzione dell'Egitto di raggiungere un accordo per la liberazione degli ostaggi, mentre il Qatar ha affermato di avere "ristabilito i contatti" con Hamas dopo la morte del suo leader, Yahya Sinouar. Hamas, da parte sua, si dice pronto per una tregua se Israele accetta di dichiarare un cessate il fuoco. Un esponente del movimento, in una dichiarazione all'agenzia France Presse ha detto che Hamas "è pronto per la cessazione delle ostilità, ma Israele deve impegnarsi a dichiarare il cessate il fuoco e il ritiro dalla Striscia di Gaza, permettendo il ritorno degli sfollati, accettando un accordo serio per uno scambio” di ostaggi israeliani detenuti a Gaza per i prigionieri palestinesi e "autorizzare l'ingresso di aiuti umanitari" nell'enclave palestinese.
Sul fronte delle perdite dell'esercito israeliano, l'IDF ha annunciato la perdita di quattro suoi soldati - tutti riservisti - nel corso di un combattimento nel sud del Libano. Ad oggi il bilancio ufficiale dei soldati israeliani morti dall'inizio dell'operazione in Libano, il 30 settembre, è salito a 26.
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