Mattarella in Giappone: "Serve una pace giusta per l’Ucraina". Sull’invio di truppe: "È presto"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita ufficiale in Giappone, è tornato a parlare della guerra in Ucraina, ribadendo con fermezza la condanna dell'aggressione russa e sottolineando la necessità di una pace equa e duratura.

Mattarella in Giappone: "Serve una pace giusta per l’Ucraina". Sull’invio di truppe: "È presto"

"Quella della Russia è stata un'aggressione in violazione delle regole del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e di ogni principio di convivenza tra i Paesi", ha dichiarato il Capo dello Stato, riaffermando la posizione dell’Italia a favore del rispetto della sovranità ucraina.

L’appello per una “pace giusta”
Nel suo intervento, Mattarella ha sottolineato che l’obiettivo non è soltanto il cessate il fuoco, ma la costruzione di un equilibrio che garantisca la sicurezza e la stabilità dell’intera regione. “L’auspicio è che si arrivi a una pace giusta e duratura, accettata da tutti e che non mortifichi nessuna delle due parti”, ha detto il Presidente. Un messaggio che sembra indirizzato a chi, in Europa e nel mondo, guarda con preoccupazione a un eventuale accordo che potrebbe penalizzare Kiev.

L’ipotesi di truppe italiane in Ucraina
Negli ultimi giorni il dibattito politico si è acceso anche in merito alla possibilità di un invio di forze italiane nell’ambito di una missione di peacekeeping. Su questo punto, Mattarella ha frenato ogni speculazione: “Non siamo ancora a questo punto. Non sono neanche iniziati i negoziati di pace. Parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento”.

Una presa di posizione che si allinea con quella del governo italiano, che nelle ultime settimane ha ribadito il sostegno all’Ucraina ma senza sbilanciarsi su un coinvolgimento diretto delle forze armate italiane.

I rapporti Italia-Giappone e il ruolo della diplomazia
La visita di Mattarella in Giappone rientra in un più ampio percorso di consolidamento delle relazioni tra Roma e Tokyo, in un momento in cui la comunità internazionale cerca nuove strategie diplomatiche per affrontare le crisi globali. L’incontro con il premier Fumio Kishida ha rappresentato un’occasione per riaffermare l’unità tra i partner del G7 e la necessità di un impegno condiviso per il rispetto del diritto internazionale.

Mentre la guerra in Ucraina entra nel suo terzo anno, il monito del Presidente italiano si inserisce in un contesto geopolitico in continua evoluzione, con il rischio di un’escalation sempre presente e il difficile cammino verso una soluzione che possa garantire una pace stabile e condivisa.