Mattarella inaugura “Agricoltura È”: “Sull’Europa e sui dazi prevalga il buon senso”
- di: Cristina Volpe Rinonapoli

Il volto dell’Italia agricola prende forma, nel cuore della Capitale, con la manifestazione “Agricoltura È”, inaugurata questa mattina dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Piazza della Repubblica. Una tre giorni dedicata al mondo contadino, produttivo e innovativo, promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste guidato da Francesco Lollobrigida. L’evento, pensato per celebrare l’agricoltura come pilastro economico, sociale e culturale del Paese, coincide con la ricorrenza dei Trattati di Roma, firmati il 25 marzo 1957: un’occasione per rileggere l’Europa partendo dalla terra e dal lavoro quotidiano che la tiene viva.
Mattarella inaugura “Agricoltura È”: “Sull’Europa e sui dazi prevalga il buon senso”
Piazza della Repubblica, solitamente attraversata da pendolari e turisti, è stata trasformata in un grande villaggio esperienziale. Oltre 40 stand ospitano Regioni, consorzi di tutela, istituti agrari, università, cooperative, enti del terzo settore e aziende agricole, che per tre giorni racconteranno la filiera agroalimentare nazionale in tutte le sue sfaccettature: dalla tradizione alla sostenibilità, dalla trasformazione digitale alle nuove energie verdi.
Mattarella ha percorso alcuni dei principali stand, accolto da studenti in divisa, operatori del settore e rappresentanti delle associazioni di categoria. Ha ascoltato i racconti di chi lavora la terra ogni giorno, raccogliendo testimonianze di una realtà agricola che, pur tra mille difficoltà, continua a rappresentare un orgoglio per l’Italia.
Il discorso del Presidente: “Torniamo allo spirito dei fondatori dell’Europa”
Nel suo intervento, Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza storica e simbolica della manifestazione: “Celebrare l’agricoltura oggi, proprio nei giorni in cui ricordiamo i Trattati di Roma, è un messaggio profondo. In un tempo segnato da fratture e incertezze, dobbiamo tornare alla visione di quegli statisti coraggiosi che seppero immaginare un’Europa unita, fondata sulla pace, la cooperazione e il progresso condiviso”.
Un richiamo forte all’identità europea, ma anche una critica velata ad alcune derive protezionistiche: “I dazi – ha detto con chiarezza – ostacolano la libertà dei mercati, alterano la concorrenza e penalizzano i prodotti di qualità. Speriamo davvero che su queste materie prevalga il buon senso. Perché la chiusura non è mai la risposta”.
Dazi, proteste e futuro agricolo: lo scenario europeo
Le parole del Capo dello Stato arrivano in un momento delicato per l’agricoltura europea, con le proteste degli agricoltori che, nelle ultime settimane, hanno attraversato strade e piazze di numerosi Paesi membri, chiedendo meno burocrazia, più sostegno e regole più eque nei mercati internazionali.
Il riferimento di Mattarella al “buon senso” è apparso come un invito all’Unione Europea a evitare barriere che danneggino proprio quei settori che producono eccellenza e qualità, come il comparto agroalimentare italiano. La manifestazione romana diventa così anche una vetrina diplomatica e politica, con numerosi rappresentanti istituzionali attesi nei prossimi giorni.
Lollobrigida: “L’agricoltura è il cuore del nostro futuro”
Il Ministro Lollobrigida, promotore dell’iniziativa, ha rimarcato il senso profondo del progetto: “Con ‘Agricoltura È’ vogliamo raccontare l’Italia che lavora, che resiste e che innova. Vogliamo dire che l’agricoltura non è un settore marginale, ma il cuore pulsante del nostro futuro: è cibo, è territorio, è identità”.
Un evento pensato per il grande pubblico, ma anche per le nuove generazioni, con laboratori per le scuole, incontri con giovani imprenditori agricoli, momenti divulgativi e spazi per il confronto tra scienza, istituzioni e operatori.
Un’agenda fitta tra politica, cultura e degustazioni
Nei prossimi giorni sono attesi gli interventi del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen, del vicepresidente della Commissione Raffaele Fitto, del presidente del Senato Ignazio La Russa e del presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Oltre ai dibattiti e ai panel istituzionali, il villaggio ospiterà anche degustazioni guidate di prodotti Dop e Igp, showcooking, dimostrazioni di innovazioni tecnologiche applicate all’agricoltura, progetti di economia circolare e spazi dedicati alla biodiversità e alla tutela ambientale.
La terra come orizzonte di futuro
“Agricoltura È” si propone così non solo come una vetrina del Made in Italy, ma come un manifesto politico e culturale che mette la terra al centro di un nuovo progetto di civiltà. Un’agricoltura che non è più solo produzione, ma rigenerazione, coesione, ricerca. E che chiede ascolto, visione e rispetto.
Mattarella ha lasciato la piazza tra applausi e strette di mano, con lo sguardo attento a quel mondo silenzioso e tenace che continua a zappare, coltivare e seminare, anche quando nessuno lo vede. “Un Paese che valorizza la sua agricoltura – ha detto – è un Paese che sa prendersi cura della propria anima”.