La prossima legge di bilancio comincia a prendere una forma più definita e l’esecutivo punta a portarla in Consiglio dei ministri già il 15 ottobre, anticipando la scadenza europea del 20. In audizione sul Documento di programmazione di finanza pubblica (Dpfp), il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha tracciato le linee guida della manovra: rigore sui conti, sostegno a famiglie e natalità, proroga del bonus ristrutturazioni sulle prime case, revisione della rottamazione delle cartelle e conferma di un contributo dal sistema bancario, ma “concertato” e non punitivo.
Manovra, Giorgetti: bonus prime case prorogato e rottamazione selettiva
Il governo, ha ricordato Giorgetti, vuole destinare risorse aggiuntive anche alla sanità, come indicato dalla premier Giorgia Meloni, e intende integrare “il già cospicuo aumento” dei fondi destinati al settore.
Bonus casa e rottamazione
Uno dei punti centrali riguarda il prolungamento del bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case. “È una misura utile a sostenere la domanda interna e il patrimonio immobiliare”, ha spiegato il ministro.
Sul fronte fiscale, invece, la nuova rottamazione delle cartelle sarà “selettiva, non per tutti”, per evitare distorsioni e garantire equità rispetto ai contribuenti che hanno sempre pagato.
La linea del governo rimane quindi quella della prudenza, anche se il titolare del Mef si è mostrato moderatamente ottimista: “Nella seconda metà dell’anno l’economia accelera. La stima per il 2025 resta prudenziale allo 0,5%, ma potremmo chiudere il 2024 con un Pil in crescita dello 0,6-0,7%”.
Banche, contributo “concertato”
Giorgetti ha inoltre chiarito il nodo del contributo richiesto al sistema bancario, un tema che aveva suscitato preoccupazioni tra gli operatori: sarà frutto di un accordo, privo di carattere punitivo, con l’obiettivo di sostenere la finanza pubblica senza compromettere il credito all’economia reale.
Sul fronte previdenziale, il ministro ha confermato l’intenzione di introdurre una “sterilizzazione selettiva” dell’aumento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita, così da tutelare le categorie più fragili.
La sanità, ha ribadito, sarà uno dei pilastri del provvedimento.
Taglio Irpef e sostegno alle famiglie
Altro tassello chiave è il taglio di due punti dell’aliquota Irpef per il ceto medio, dal 35% al 33%. Resta da definire la platea dei beneficiari: il governo propenderebbe per la fascia di reddito fra 28mila e 50mila euro, mentre Forza Italia chiede di estenderla fino a 60mila.
L’esecutivo punta inoltre a favorire famiglie e natalità con un rafforzamento delle detrazioni fiscali, legate al quoziente familiare, e la conferma del congedo parentale facoltativo all’80%.
Difesa e risorse
Sul versante della difesa, Giorgetti ha frenato le richieste di maggiori stanziamenti, chiarendo che “non possono chiederci di aumentare le tasse o tagliare la sanità per finanziare la difesa”.
La questione sarà affrontata soltanto dopo la chiusura della procedura di infrazione europea, per evitare tensioni sui conti pubblici.
Dall’opposizione, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha proposto quattro misure straordinarie: un maxi taglio delle tasse, l’aumento dell’assegno unico per i figli, maggiori risorse per la sanità e il ripristino di Transizione 4.0 per le imprese.
I moniti delle istituzioni
Sulle prospettive della manovra sono arrivati i moniti delle istituzioni economiche. Il capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Andrea Brandolini, ha sottolineato che “gli interventi di copertura dovranno essere certi” e ha avvertito contro l’uso di misure spot, che “hanno effetti transitori sulla domanda, aumentano il debito e sono spesso difficili da rimuovere”.
L’Ufficio parlamentare di bilancio ha validato il Dpfp, ma ha messo in guardia sulla traiettoria di riduzione del debito dal 2027, definendola basata su “ipotesi ambiziose”, come il programma di dismissioni, e ha osservato che l’uso “integrale” dello spazio di bilancio disponibile lascia pochi margini per gestire eventuali emergenze.
Sotto il faro degli organismi di controllo finiscono anche le spese per la difesa, che rischiano di crescere più del previsto, richiedendo correzioni o compensazioni in altri settori.
La tabella di marcia
Il governo prevede di presentare il disegno di legge di bilancio al Consiglio dei ministri il 13 ottobre, insieme al Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles e, probabilmente, al decreto fiscale che accompagna tradizionalmente la manovra.
Sarà una legge di bilancio che, nelle intenzioni dell’esecutivo, dovrà bilanciare rigore e sostegno all’economia reale, mantenendo l’obiettivo della riduzione del debito e favorendo al contempo la crescita.