Italgas, inaugurato il primo impianto di biometano allacciato a rete

- di: Barbara Leone
 
È stato inaugurato oggi, presso lo stabilimento delle Distillerie Bonollo di Conselve (in provincia di Padova), il primo impianto di produzione di biometano allacciato direttamente alla rete di distribuzione di Italgas. Si tratta del primo in Italia a servizio di una distilleria di grappa. All’evento hanno partecipato Elvio Bonollo, rappresentante della quarta generazione di imprenditori, e Pier Lorenzo Dell’Orco, Amministratore Delegato di Italgas Reti. Il nuovo impianto produce biometano utilizzando i residui liquidi delle attività di distillazione. Il quantitativo medio giornaliero è di circa 10.000 metri cubi di biometano, corrispondente a circa 2,5 milioni di metri cubi all’anno. Questo processo consente di sostituire, in una logica di economia circolare, un ammontare equivalente di gas di origine fossile e di distribuirlo direttamente in rete a famiglie e imprese, con importanti benefici in termini di decarbonizzazione dei consumi. La realizzazione del progetto è il frutto dell’incontro tra l’approccio produttivo di Bonollo, ispirato ai principi dell’economia circolare e dello “zero waste”, e la trasformazione digitale della rete di distribuzione di Italgas, elemento abilitante per lo sviluppo dei gas rinnovabili.

Italgas, inaugurato il primo impianto di biometano allacciato a rete

L’iniziativa, in linea con le best practice di Francia e Germania, è coerente con il percorso tracciato dal REPowerEU che attribuisce al biometano il compito di sostituire il 25% del gas naturale di origine fossile proveniente dalla Russia e di distribuirlo ai Paesi dell’UE. Sono serviti 16 mesi di lavorazioni per permettere l’upgrade tecnologico del precedente impianto di produzione di biogas e per costruire il collegamento per l’immissione del biometano nella rete Italgas. L’allacciamento al servizio delle Distillerie Bonollo utilizza l’applicativo Dana (Digital advanced network automation), che permette il controllo in continuo della qualità del gas immesso in rete nonché la gestione da remoto del punto di immissione, con la possibilità di impartire all’impianto ordini e istruzioni per la regolazione dei flussi.

“Ogni metro cubo di biometano qui ottenuto – ha sottolineato Elvio Bonollo – è un ulteriore frutto della generosità della vite, in una filiera che dopo l’ottenimento del vino in cantina, trova in Bonollo la massima espressione in termini di economia circolare attraverso l’estrazione e la valorizzazione di preziosi sottoprodotti in una logica zero waste, contribuendo alla decarbonizzazione dei consumi”.

Gli fa eco l’Amministratore Delegato di Italgas Reti, Pier Lorenzo Dell’Orco: “Il biometano è una fonte rinnovabile già ‘matura’, ampiamente disponibile e in grado di dare un importante contributo alla transizione ecologica. È per questo che nel Piano Strategico 2022-2028 abbiamo destinato rilevanti investimenti per favorire la connessione di nuovi impianti al network di distribuzione. L’impianto delle Distillerie Bonollo Umberto è il primo collegato direttamente alla rete di distribuzione di un settore industriale molto importante per l’economia del territorio, a cui altri operatori del settore possono ispirarsi per un approccio sempre più sostenibile”. Italgas investirà 8,6 miliardi di euro al 2028, di cui 5 miliardi per l’ammodernamento e digitalizzazione della rete per il trasporto di gas diversi dal metano e punta ad arrivare a 150 impianti di produzione di biometano da fonti agricole o rifiuti allacciati entro il 2028.
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