Gruppo PCMI, il Ceo Goldaniga: "Cerchiamo di soddisfare le esigenze e di aiutare debitori e PMI"
- di: Redazione
La gestione dei crediti deteriorati come core business, ma il Gruppo PCMI è attivo anche nel M&A e nel Real Estate con modalità organizzative e tecnologiche all’avanguardia. Presente e futuro di un Gruppo nato appena 3 anni fa, ma che ha rapidamente conquistato uno spazio interessante. Intervista al Ceo Alfredo Goldaniga.
Intervista al Ceo del Gruppo PCMI, Alfredo Goldaniga
PCMI è un Gruppo complesso, con varie business unit e vari settori di investimento. È sbagliato dire che si tratta di una società attiva nel settore del servicing in generale?
È assolutamente corretto: siamo un Gruppo nato tre anni fa che ha come core business la gestione dei crediti deteriorati. Nell’arco del tempo, analizzando le esigenze delle banche, dei nostri committenti e delle società finanziarie che serviamo con entusiasmo cercando di fare sempre del nostro meglio, abbiamo compreso che il mondo dei crediti deteriorati andava al di là del singolo recupero del credito. Per questo motivo abbiamo deciso di ampliare la nostra gamma di prestazioni dando vita ad una serie di servizi dentro al nostro Gruppo che riguardano il Real Estate: valorizziamo, riqualifichiamo e sviluppiamo immobili che, successivamente, le banche riacquistano per metterli sul mercato alla ricerca di investitori istituzionali. Inoltre costruiamo da zero alcuni immobili per gli stessi investitori istituzionali. Sempre nell’orbita del mondo dei crediti abbiamo anche un’agency che agisce da intermediaria con gli investitori che possano acquisire questi immobili e metterli a reddito. In aggiunta, abbiamo una divisione, nata sette mesi fa, che si occupa di M&A e che ci sta dando tante soddisfazioni.
In merito al settore dei crediti deteriorati, che comunque resta il vostro core business qual è la situazione attuale e quali sono le prospettive future? Man mano che si torna alla normalità, si prospetta un aumento degli Npl e degli Utp: come pensate di affrontare questa eventuale situazione?
L’impatto non sarà minimo e, indubbiamente, andiamo incontro a un montante di crediti deteriorati che arriveranno sulle scrivanie delle banche e, di conseguenza, anche su quelle dei servicer. Noi siamo sicuramente attrezzati: abbiamo una struttura coesa, composta da un organico di oltre 109 persone deputate ad operare in questo settore e, cavalcando l’onda anomala dei crediti che arriveranno sul mercato, stiamo chiudendo l’acquisizione di due nuovi servicer che ci metteranno nella condizione di essere ulteriormente pronti a servire la nostra committenza e di essere ancor di più a disposizione di banche e di società finanziarie. È un mondo nel quale resisteranno i servicer che avranno effettuato, in questo periodo, investimenti nella tecnologia: per chi fa servicing avere dei software all’altezza, che gestiscono adeguatamente questa massa di crediti, è fondamentale. Noi abbiamo effettuato tantissimi investimenti in questo settore, dotandoci di strumenti informatici all’avanguardia. Siamo pronti, quindi, a gestire ciò che arriverà nei prossimi mesi.
Capitolo M&A: un altro cavallo di battaglia di Pcmi. Quali sono i progetti a riguardo?
Abbiamo pensato che, in un momento di crisi come quello che abbiamo vissuto, molte aziende si trovano nella condizione di avere l’esigenza di trovare partner finanziari che aiutino lo sviluppo e gli investimenti. Per la maggior parte noi serviamo la piccola e media impresa e, quindi, società che fanno capo solitamente ad una famiglia che non ha la capacità di compiere ulteriori investimenti o non ha trovato ancora il supporto da parte delle banche. Il Gruppo Pcmi si mette a disposizione di queste realtà interfacciandoci con loro con un team molto giovane ma di valore, guidato dal nostro Direttore Generale, che si è preso carico di questo gruppo di lavoro e i primi risultati li abbiamo già ottenuti servendo, con un discreto successo, una serie di aziende che operano in vari settori di competenza. C’è tanta domanda a riguardo: noi cerchiamo di soddisfare tutte le esigenze e di essere di aiuto sia ai debitori per la parte dei crediti, sia alle piccole e medie imprese per il loro prossimo sviluppo.