Ferrarelle, il Vice Presidente Michele Pontecorvo Ricciardi: "La sostenibilità al centro della cultura d'imprese"

- di: Redazione
 
Scelte, crescita, strategie e obiettivi di un marchio storico come Ferrarelle, azienda tornata in mani italiane nel 2005 e che da allora ha iniziato un importante percorso di sviluppo e allargamento, basato sui ‘legami naturali’ e strettamente intrecciato con l’innovazione e la sostenibilità a 360 gradi, declinata anche come responsabilità sociale d’impresa. Una bella storia italiana. Ne parliamo con il Vice Presidente di Ferrarelle, Michele Pontecorvo Ricciardi, che è anche il Presidente del Fai (Fondo ambiente italiano) Campania.

Da quando, nel 2005, Lgr Holding SpA ha acquisito Italaquae SpA dal Gruppo Danone facendo tornare Ferrarelle un’azienda al 100% italiana, riportando nel Paese dei marchi storici del Made in Italy, avete percorso molta strada nello sviluppo di quelli che definite i ‘legami naturali’, cominciando da subito con il legame naturale con la Campania espresso attraverso il nome della società, cambiato in Ferrarelle SpA. Dottor Pontecorvo, può farci un quadro del percorso culturale e industriale fatto in questi 16 anni? Cos’è oggi l’Azienda Ferrarelle e quali sono i driver del suo sviluppo per i prossimi anni?
Fin dal 2005, quando abbiamo riportato la proprietà dell’azienda in Italia, l’asset strategico centrale nel nostro percorso industriale e nella nostra cultura d’impresa è stato la sostenibilità.
Siamo amministratori di una risorsa pubblica naturale, l’acqua, e questo per noi significa avere un approccio attento, scrupoloso guidato dall’etica e da un modo “sano” di fare imprenditorialità, restituendo alla collettività e creando un circolo virtuoso di valore condiviso sul territorio e nell’intero sistema-Paese. Oggi possiamo dire che questa scelta è stata quella giusta, come ci confermano i risultati del business: il 2020 si è chiuso positivamente con un fatturato pari a 204 milioni di euro e un incremento del +3,3% di litri d’acqua venduti, con un risultato di profitto solido ed in forte crescita. Anche il primo quadrimestre del 2021 ci vede crescere in fatturato, malgrado il protrarsi dei lockdown.

Facciamo intanto un focus sul prodotto di punta. Ferrarelle è l’acqua preferita dalle famiglie italiane, come dimostra l’indagine Gfk sui dati di penetrazione nel campo delle effervescenti naturali. Cosa la rende così unica?

A rendere l’acqua Ferrarelle ineguagliabile sono sicuramente l’effervescenza naturale e i preziosi sali minerali: caratteristiche uniche, anche queste dovute a un legame naturale, nel vero senso dell’espressione. È infatti la natura che dona a quest’acqua la sua eccezionalità, attraverso un fenomeno unico nel suo genere.
Tutto ha inizio dalle gocce d’acqua piovana che cadono sulle sommità del vulcano estinto di Roccamonfina, penetrano nel sottosuolo e iniziano un lento e profondo percorso lungo oltre 30 anni. In questo lungo viaggio, l’acqua si purifica e si arricchisce di preziosi elementi minerali, tra cui calcio, bicarbonato, magnesio, silice e potassio, per incontrare infine l’anidride carbonica, risalita attraverso le faglie delle zone più profonde, che le dona la caratteristica effervescenza naturale.

Nel vostro percorso avete di fatto creato una nuova categoria, quella delle acque funzionali, attraverso un investimento notevole sul brand acqua Vitasnella lanciando nell’estate 2018 le nuove acque funzionali ‘Le Linfe’ e, nell’estate 2020, ampliando la ricca offerta di bevande funzionali del marchio acqua Vitasnella con i nuovi Depurathé, Il vostro obiettivo appare quello di diventare ‘category leader’ in Italia in questo nuovo segmento di mercato in costante crescita. Quali sono state finora le risposte del mercato?
In uno scenario di mercato dominato da trend salutisti, nei quali l’attenzione alla cura di sé e di un’alimentazione sana sono in continua crescita, i consumatori cercano prodotti che siano innovativi e di qualità. In questo contesto, il nostro brand Acqua Vitasnella presidia da anni il settore con un’offerta innovativa, in grado di coniugare molteplici benefici e incontrare le diverse esigenze dei consumatori: depurazione, gusto, praticità e assenza di zuccheri.
Le Linfe di Vitasnella sono un prodotto leader nella categoria e si confermano tra l’altro come la linea con più referenze, volte ad offrire ai consumatori la possibilità di scegliere il prodotto che risponde maggiormente alle proprie esigenze.

In tema di nuovi prodotti e nuovi segmenti legati al concetto di benessere Ferrarelle ha acquisito il marchio Amedei, altro simbolo dell’eccellenza del saper fare italiano attraverso le creazioni di cioccolato sopraffino. Soddisfatti dei risultati di questa acquisizione?

Nel 2017, abbiamo riportato Amedei in Italia, acquisendolo da un fondo estero, con l’obiettivo di preservare e valorizzare questo cioccolato d’eccellenza: si tratta di un prodotto premium, di altissima qualità, frutto di lavoro artigianale e non dei processi di produzione su larga scala. Siamo soddisfatti dei passi che questa realtà toscana ha fatto in questi anni e siamo pronti agli ulteriori traguardi che il nostro cioccolato assoluto taglierà nel futuro, in Italia ma anche all’estero dove nonostante la pandemia registra un importante interesse, supportato anche dall’e-commerce: una combinazione unica tra nuove tecnologie e un prodotto tradizionale.

Nel mercato internazionale operate in oltre 11 Paesi attraverso l’esportazione dell’effervescente naturale Ferrarelle, della piatta Natía e del cioccolato Amedei, posizionandosi nel segmento del ‘fuori casa’ e in particolare nei delicatessen, top hotel e ristoranti. Qual è la vostra strategia per sviluppare ulteriormente la presenza sui mercati internazionali?
Il peso del business export di Ferrarelle SpA è ad oggi intorno al 10% del totale fatturato aziendale. Strategicamente, l’azienda ha scelto per i mercati esteri di concentrare gli sforzi sul suo brand principale, Ferrarelle appunto, unico brand acqua che esportiamo, distribuito oggi in più di 40 paesi al mondo. L’obiettivo per i prossimi 5 anni è crescere a doppia cifra, allargando la distribuzione attuale in maniera organica e sinergica ai nostri partner internazionali.
Inoltre, dopo il successo registrato negli Stati Uniti a gennaio 2020, Ferrarelle ha esteso la sua collaborazione con Danone per la distribuzione e commercializzazione in molti dei più importanti mercati esteri. Grazie a questo accordo, Ferrarelle viene affiancata ad Evian® come offerta per alberghi premium, caffè e ristoranti nel formato vetro. Nel lungo periodo, la partnership si concentrerà sulla crescita del marchio in tutto il mondo, principalmente attraverso i canali on-premise.

Già la definizione dei ‘legami naturali’ che caratterizza tutta l’azione di Ferrarelle S.p.A. fa intendere la stretta correlazione con il concetto di Sostenibilità. Presentando il terzo Rapporto sulla Sostenibilità, molto ricco, il Presidente di Ferrarelle Carlo Pontecorvo ha affermato che ‘la Sostenibilità è una ricetta semplice: leghiamo il carattere naturale dei nostri prodotti all’attenzione nei nostri processi’. Cosa significa per voi essere sostenibili? E, in particolare, cosa significa concretamente essere socialmente responsabili?

Per Ferrarell SpA la sostenibilità è un valore, molto più che una strategia, per questo da sempre basiamo il nostro modello di business intrecciando le strategie commerciali e di marketing alle tematiche di sostenibilità e responsabilità sociale. E lo traduciamo in azioni concrete, da ben prima che la sostenibilità diventasse un argomento “caldo” e sulla bocca di tutti: lo dimostra il fatto che da sei anni pubblichiamo il nostro Bilancio di Sostenibilità, un documento che racconta in modo trasparente e chiaro la nostra azienda, i nostri traguardi, obiettivi ed impegni. Ma non solo: nel 2018 siamo diventati la prima - e tutt’ora unica - azienda del F&B ad essersi dotata di uno stabilimento per il riciclo della plastica: a Presenzano, vicino Caserta, ricicliamo oltre 20 mila tonnellate di plastica provenienti dalla raccolta differenziata, che rappresentano il doppio di quello che noi utilizziamo per le nostre necessità industriali.

Lei è anche Presidente del Fai (Fondo ambiente italiano) Campania e fortemente convinto del valore della Csr (Corporate social responsibility) come asset strategico di ogni business. Le imprese ‘umaniste’ salveranno il sistema di mercato dall’autodistruzione e, per questa via, salveranno il mondo?

Credo che le aziende non possano essere più considerate come entità astratte ma che vadano considerate come attori sociali di un territorio. Pertanto la loro responsabilità verso la collettività è la stessa dei cittadini, coerentemente con le loro possibilità e il loro “umanesimo sostenibile”, dove privato e pubblico sono entrambi chiamati ad agire.
La partnership di Ferrarelle SpA con il FAI è un esempio. La nostra collaborazione nasce nel 2010 con il progetto di valorizzazione del Parco Sorgenti di Riardo, lì dove sgorgano Ferrarelle, Natìa e Santagata. Volevamo che il Parco diventasse una ricchezza per tutti e non solo per noi dell’azienda e con il FAI siamo riusciti ad arrivare a quel risultato. In questo percorso si è anche inserito il restauro conservativo dell’antica Masseria Mozzi, alla messa a dimora di colture storiche e all’istituzione dell’azienda agricola biologica Masseria delle Sorgenti. Oggi Ferrarelle è l’acqua ufficiale del FAI e collabora nell’ambito di progetti di sensibilizzazione e educational.
Con il passare del tempo mi sono innamorato anche a livello personale del FAI e dalla fine dello scorso anno ho l’onore di essere Presidente di FAI Campania, un ruolo che mi appassiona e coinvolge molto, perché credo che essere volontari di questa organizzazione sia un modo per restituirle ciò che in questi anni ha fatto il Paese tutelando e aprendo le porte a luoghi del nostro patrimonio artistico, storico e naturale altrimenti a rischio.

Restando sul tema, l’aspetto più rilevante di Ferrarelle appare l’innovazione di processo. A partire dal 2007 l’Azienda ha realizzato importanti opere di innovazione tecnologica per migliorare la produttività e la versatilità dei prodotti, accrescere l’efficienza produttiva, ottimizzare l’uso delle risorse energetiche e delle materie prima e migliorare gli aspetti di prevenzione e monitoraggio nell’ambito della sicurezza alimentare. Può farci un quadro sintetico dei risultati raggiunti?

Il nostro impegno si concretizza nella gestione consapevole di energia, consumi e risorse. Dal 2008 Ferrarelle produce e utilizza energia elettrica con tecnologia fotovoltaica: nello stabilimento di Riardo la quasi totalità dell’energia elettrica viene prodotta dall’impianto fotovoltaico (96%) ed è utilizzata come autoconsumo, riuscendo a coprire circa l’8% del fabbisogno dell’impianto. Anche il nuovo stabilimento di Presenzano è dotato di un impianto fotovoltaico la cui produzione di energia elettrica copre circa il 2% del fabbisogno.
Ma non solo. Oltre alla salvaguardia dell’ambiente e alla ricchezza culturale e sociale della comunità, Ferrarelle si impegna a garantire prodotti e servizi di qualità per clienti e consumatori. Inoltre, una realtà interconnessa come Ferrarelle non può prescindere dal principio di una equilibrata distribuzione del valore economico pari ad oltre 210,4 milioni di euro, generato nel 2019 dalle proprie attività ed in crescita del 10,1% rispetto al 2018. Un valore che viene restituito nella quasi totalità ai diversi stakeholder (196,5 milioni di euro) che, con legami diretti o indiretti, hanno contribuito a crearlo.

Entrando ancora più nel dettaglio, Ferrarelle è l’unica azienda del beverage in Italia ad avere uno stabilimento di proprietà dedicato al riciclo. Ma avete obiettivi più ambiziosi, che chiamate la cultura dell’Impatto-1, su cui Ferrarelle ha sviluppato una nuova campagna in tv e sui social. Cos’è la cultura dell’Impatto-1?

La sostenibilità ambientale e la costruzione di un mondo migliore per le generazioni future rappresenta una priorità per la nostra azienda e il nostro stabilimento di Presenzano ne è l’esempio lampante.
Tutto questo fa parte della visione di Ferrarelle SpA per un mondo a IMPATTO – 1, la filosofia di cui ci facciamo promotori e che vuole spingere le persone a riciclare correttamente la plastica invitando ad una riflessione attiva sulla consapevolezza dei nostri consumi alimentari, in una collaborazione sinergica tra i consumatori e le imprese.

Sostenibilità e innovazione sono due facce di una stessa medaglia. Qual è oggi e quale prevedete sarà l’impatto della digitalizzazione nel settore in cui operate?

Ferrarelle SpA è sempre stata molto attiva dal punto di vista digitale: grazie ad investimenti costanti che hanno permesso l’implementazione dei suoi canali, l’azienda è riuscita anche a supportare i clienti del mondo Horeca, tra i settori più colpiti dall’emergenza Covid.
Sempre per far fronte alle nuove necessità dettate dalla pandemia, Ferrarelle ha anche sviluppato l’offerta home delivery, posizionandosi come prima Azienda del mercato acque a creare delle pagine specifiche sul servizio di consegna a domicilio nel proprio sito web (Ferrarelle Delivery).
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