HBG Gaming

- di: Germana Loizzi
 

Il Presidente Antonio Porsia: “Innovazione e digitalizzazione fanno più Sostenibilità”.
E  crescono gli investimenti nella Responsabilità Sociale d’Impresa.

Il Gruppo HBG Gaming gestisce in concessione diversi prodotti di gioco pubblico generando, nel 2018, una raccolta di 4,5 miliardi di euro, erogando complessivamente vincite per 3,6 miliardi, pari al 79,26% della raccolta.
I prelievi erariali versati sono pari a 567,5 milioni (il 12,54% della raccolta), mentre i compensi netti per le società del Gruppo sono pari a 97,3 milioni (il 2,15%). La filiera (soggetti incaricati della raccolta) che opera con il Gruppo ha contabilizzato, sempre nel 2018, compensi per 273,7 milioni (il 6,05%).
Il Gruppo impiega oltre 750 dipendenti, l’81% dei quali a tempo indeterminato.

HBG Gaming, presente da quasi 20 anni nel mercato del gioco legale regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è oggi uno dei principali operatori italiani. Come è cambiato il settore in questi anni, e come si è evoluta HBG Gaming?
Gli ultimi 20 anni hanno segnato nel panorama del gioco una profonda trasformazione, caratterizzata dalle azioni di contrasto all’offerta illegale e irregolare dei giochi. Da parte nostra non siamo stati semplici spettatori di questa trasformazione, ma agenti del cambiamento.
In questi anni infatti, l’efficace collaborazione tra Stato, Concessionari, Associazioni di categoria ed il dialogo con le istituzioni territoriali, oltre a facilitare la risoluzione dei problemi legati al gioco illegale e alle gravi conseguenze che questo può generare in termini di criminalità, gioco d’azzardo, perdita di gettito fiscale, ha permesso anche un grande sviluppo tecnologico del settore, la crescita del PIL e dell’occupazione nel Paese.
La presenza dello Stato nel settore del gioco pubblico, assieme ad un flusso costante di entrate per l’erario, persegue principalmente lo scopo di garantire la legalità, tutelare la salute dei giocatori e contrastare la degenerazione criminale delle attività di gioco, proteggendo il settore anche dal punto di vista economico.
Per il Gruppo HBG Gaming la lotta all’illegalità e il divieto di gioco per i minori rappresentano una priorità assoluta e anche dal punto di vista del giocatore questo impegno costituisce la prima e fondamentale forma di tutela.

Cosa significa essere un’impresa “responsabile” nel settore del gaming? 
HBG interpreta, per giudizio piuttosto concorde degli interlocutori istituzionali e sociali, il ruolo di concessionario di servizi pubblici con un elevato livello di compliance, spesso maggiore delle stesse richieste normative.
Questo ruolo deriva da una ormai ventennale esperienza nel sistema concessorio italiano, un sistema ben strutturato nell’equilibrio dei vari interessi pubblici tanto da essere replicato in diversi Paesi del mondo, che nasce per tre finalità importanti: tutelare il consumatore, restringere gli spazi di azione dell’illegalità e della criminalità, assicurare gettito allo Stato.
Questo equilibrio ha bisogno di una continua manutenzione e, dopo la lunga fase di emersione dell’offerta dall’illegalità, da diversi anni l’obiettivo è quello di qualificare meglio l’offerta di gioco, la sua distribuzione e le modalità di relazione con tutti i consumatori con i quali gli operatori di gioco vengono a contatto.
Il management di HBG interagisce attivamente con gli attori istituzionali e gli altri soggetti di filiera per ragionare su soluzioni evolutive e porle al centro della discussione: siamo convinti che il cosiddetto gioco pubblico sia la soluzione migliore per gestire prodotti di specifica sensibilità sociale ed economica e che quindi attraverso la sua evoluzione, sia giuridica che tecnologica, possano trovarsi le soluzioni più efficaci per la prevenzione delle dipendenze e per evitare ogni possibilità di gioco in denaro ai minori.
In questo percorso virtuoso l’Azienda ha investito da molti anni sulla promozione del Gioco Responsabile e sulla garanzia dei più elevati standard qualitativi in tema di sicurezza, tutela dei minori e azioni di contrasto al gioco illegale. Queste misure rappresentano in assoluto le priorità per HBG Gaming, che è consapevole del ruolo che ricopre nella società e delle responsabilità che ha nell’assicurare alla collettività che il gioco, anche quello con denaro, rimanga puro intrattenimento.
Il nostro programma di Gioco responsabile nel tempo si è costantemente evoluto e ci ha portati ad un coinvolgimento sempre maggiore di tutte le persone, le aziende e le istituzioni con le quali interagiamo, alla crescita progressiva di consapevolezza in tutta la struttura aziendale, attraverso le numerose iniziative svolte, le attività di formazione ai dipendenti e di informazione ai consumatori, i servizi di prevenzione e assistenza ai giocatori problematici.
In particolare, stiamo sviluppando nuove soluzioni di contatto con i giocatori tramite la collaborazione con associazioni di consumatori, che apportano al nostro comparto, particolarmente delicato per questi aspetti, nuove metodologie e sensibilità.
Abbiamo stretto una forte collaborazione con l’Associazione Konsumer Italia e l’Associazione Le Metamorfosi-Centro di psicologia. Abbiamo diffuso un numero verde e abbiamo aperto dei profili “Non Dipendo” al fine di stimolare un dialogo attivo, dove poter raccontare esperienze ed aspettative sia in pubblico sia in privato anche attraverso la chat line Messenger.
Mi fa piacere citare queste ultime iniziative perché ci permettono di proseguire nella continua crescita di valore, e nel suo divenire stabile nel lungo periodo avendo attenzione a tutti i nostri stakeholder, valutando l’impatto tanto economico quanto sociale delle nostre scelte di business sulla collettività e sulle comunità locali, adottando rapporti corretti con i fornitori, rispettando i consumatori e offrendo le migliori condizioni di lavoro ai nostri dipendenti.

Innovazione e digitalizzazione sono le nuove sfide che le imprese devono affrontare. Cosa rappresentano per HBG Gaming (e cosa è stato fatto in questo ambito?)
La Digital Transformation ha condotto a mutamenti molto rapidi anche nel settore del gioco regolamentato, anzi si potrebbe dire che ne è il principale motore: alla luce dei cambiamenti che impattano in modo sempre più incisivo anche sulla Pubblica Amministrazione il Gruppo HBG Gaming, come Concessionario dello Stato, lavora per anticipare i requisiti e le nuove modalità di scambio e controllo con la PA, la trasparenza e la legalità sulle quali si fonda il gioco regolamentato sono evidentemente più garantite dall’impiego delle nuove tecnologie.
Più in generale, l’azienda ed il suo management vogliono essere protagonisti della trasformazione digitale che sta interessando il Paese, promuovendo all’interno dell’azienda quelli che sono definiti i “pilastri” dell’Agilità, dell’Innovazione Sostenibile e dell’Eccellenza Gestionale, applicandoli al nostro modello di business.
Quindi, Fiducia e Sicurezza informatica e Servizi Digitali rappresentano le focalizzazioni, ma per noi si tratta di una ulteriore fase di miglioramento, perché già dal 2017 abbiamo ottenuto la certificazione ISO 27001 - Sistema di gestione della Sicurezza delle Informazioni - che attesta l’alto livello di affidabilità dei nostri servizi tecnologici.
Nel 2018 abbiamo investito intensamente in una gestione integrata e digitalizzata di tutta l’organizzazione aziendale e per realizzare una serie di attività e progetti per modernizzare l’organizzazione del lavoro e migliorare la qualità della vita lavorativa.
In quest’ottica, abbiamo anche voluto misurare il ritorno sociale degli investimenti in digitalizzazione effettuati dal Gruppo attraverso l’applicazione del metodo SROI (Social Return On Investment). Questa metodologia internazionale, utilizzata da aziende di ogni settore, consente di misurare gli impatti sociali di una attività o di un progetto. La nostra analisi ha portato a dei risultati molto soddisfacenti: a fronte di ogni euro investito, grazie al progetto di Digital Transformation, abbiamo generato un ritorno sociale di 1,60 euro.
L’azienda ed il suo management hanno voluto interpretare la trasformazione digitale con la stessa intensità sia nell’ottica business, quindi per snellire procedure e processi, aumentare l’efficienza interna e garantire un servizio maggiormente efficiente e di qualità agli stakeholder esterni sia per la qualità del lavoro vissuta dalle persone, portando notevoli benefici ai nostri stakeholder interni, dipendenti e collaboratori ed impostando progetti, come lo smart working, che arriveranno presto a dare risultati di sicura soddisfazione per l’azienda, per le sue persone ed anche per le loro famiglie: pensiamo ai risultati di bilanciamento tra vita lavorativa e familiare.

Quali saranno in futuro le priorità per il settore del gaming?
Il comparto del gioco pubblico ha da tempo urgenza di un riordino. Un riordino che porti a fattor comune le esigenze dei diversi attori sociali ed economici, territoriali e nazionali, rispetto al quale attendiamo fiduciosi le scelte delle istituzioni.
Questo riordino deve avere evidentemente lo scopo di rendere più solida la filiera regolamentata, per garantire ancora un contrasto efficace al gioco illegale che è, per sua natura, immediatamente pervasivo. La scelta di strutturare con concessioni pubbliche l’offerta di giochi con vincite in denaro è infatti secondo noi irreversibile, a meno di non voler tornare a favorire gli interessi della criminalità.
Un riordino ragionato dovrebbe condurre anche ad utilizzare le reti distributive pubbliche come strumenti per nuove soluzioni di prevenzione delle dipendenze: pensiamo a soluzioni ben sperimentate all’estero come i registri di esclusione dei giocatori; l’utilizzo di questi registri garantirebbe al contempo la crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai problemi di dipendenza, lo sfruttamento delle reti telematiche esistenti, la responsabilizzazione degli esercenti e la possibilità di registrazione a migliaia di persone, anche attraverso i loro familiari.
In questo scenario, HBG sarà immediatamente reattiva alle rinnovate logiche distributive, continuando a fornire servizi ed a condividere la propria strategia con i partner commerciali che hanno contribuito a far crescere l’azienda negli ultimi anni.

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