Frosini: "Su connessione ultraveloce passi in avanti grazie a Open Fiber"

- di: Redazione
 
"L’Italia ha fatto passi in avanti negli ultimi anni sulla connettività ultraveloce, soprattutto a partire dalla fondazione di Open Fiber, ma resta ancora tanto da fare in termini di copertura e di sostegno alla domanda": questo il giudizio del professore Tommaso Edoardo Frosini, ex vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche (nella foto), che ha commentato, con Teleborsa, l'analisi di McKinsey secondo cui, in Europa, l’Italia è seconda solo alla Francia in termini di copertura delle aree rurali in FTTH (28% contro il 31%) che di tasso di crescita anno su anno (+47% contro +59%). Nel 2020, Open Fiber, per quanto riguarda l'Italia, ha dato un grande contributo a ridurre questo gap, classificandosi al terzo posto in Europa per connessioni, con 1,9 milioni di unità collegate, dopo Telefonica, spagnola, e Orange, francese.

Secondo Frosini, ordinario di Diritto pubblico comparato e di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, bisogna puntare innanzitutto sui voucher, lanciati dal governo Conte, per "spingere la domanda di connettività nelle zone in cui sono disponibili reti all’avanguardia e al collegamento in fibra ottica delle aree bianche e grigie ancora da coprire, ma anche delle cosiddette nuove aree bianche", cioè quelle che "gli operatori privati avevano dichiarato di aver interesse a coprire, ma che non sono state ancora coperte". Per Frosini, poi, esiste una "inaccettabile disparità di accesso" ai servizi digitali, con "cittadini di serie A e serie B".

Sempre a proposito dei voucher, Frosini ritiene che "sarebbe un bene che venga esteso il più possibile il perimetro dei beneficiari, in particolare vista l’estensione della didattica a distanza", fermo restando che "è importante però che il sostegno sia indirizzato verso la migliore tecnologia disponibile, ossia l’FTTH dove presente, anche in considerazione dei target UE della Gigabit Society". Sulla rete unica il prof.Frosini, dopo avere definito non ancora chiaro "quali sarebbero il perimetro e la governance di un'eventuale nuova società", sostiene che l'avvento di Open Fiber ha generato una "spinta alla concorrenza" ed "una forte accelerazione". Quindi "sarebbe difficile ipotizzare uno scenario in cui l’ex monopolista possa sostanzialmente acquisire il suo principale competitor".
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