Francia: l'accordo tra RN e i gollisti si abbatte sulla politica

- di: Redazione
 
Ha avuto l'effetto di un terremoto sulla politica francese, già scossa dall'inattesa mossa del presidente Emmanuel Macron di sciogliere l'Assemblea nazionale e di indire le elezioni generali per la fine di giugno, l'intesa per candidati comuni raggiunta tra il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, il Rassemblement National, e i gollisti.
La scelta di Eric Ciotti, leader dei gollisti, è stata clamorosa, dando un indirizzo ben preciso all'esito delle elezioni, con la creazione di un fronte conservatore che, ad oggi, sembra destinato a sbaragliare gli avversari.
Il pensiero di Ciotti, espresso in una intervista televisiva, non potrebbe essere più chiaro: "Diciamo le stesse cose quindi smettiamola di inventare un'opposizione immaginaria. Questo è ciò che vuole la stragrande maggioranza dei nostri elettori. Ci dicono 'raggiungere un accordo'."

Francia: l'accordo tra RN e i gollisti si abbatte sulla politica

La mossa di Ciotti, al di là della convenienza strategica, sembra destinata a spaccare i repubblicani di LR– eredi dei partiti di Charles de Gaulle e Jacques Chirac –, con alcuni parlamentari che sembrano decisi a lasciare la formazione gollista. Le prime defezioni sono state già ufficializzate, come quella di Philippe Gosselin, deputato gollista, che ha annunciato la sua uscita dal partito dicendo: ''È impensabile per me (e per molti parlamentari di LR) che possa esserci il minimo accordo, la minima alleanza, anche locale o personale, con il Rassemblement National'', ipotizzando la formazione di un nuovo partito.

Ma il RN, incassato l'accordo con i gollisti, sembra avere fallito quello apparentemente più facile con la formazione di estrema destra di Eric Zemmour e di Marion Marechal, nipote di Marine Le Pen.
Intanto i partiti di sinistra si sono impegnati a nominare candidati congiunti, ma non hanno ancora raggiunto un accordo formale, aumentando l’incertezza sull'esito delle votazioni.
Se i sondaggi danno per scontata la vittoria del RN, questo non dovrebbe dare, però, al partito di Marine Le Pen la maggioranza assoluta. Quindi l'accordo con Ciotti - che deve comunque fare in conti con una fronda interna - potrebbe aiutare i lepenisti.
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