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Rottamazione quinquies: più rate e pensione anticipata per autonomi

- di: Bruno Coletta
 
Rottamazione quinquies: più rate e pensione anticipata per autonomi
Con 120 rate in 10 anni e regole più flessibili, la nuova sanatoria fiscale si trasforma in un’occasione anche per i lavoratori autonomi che vogliono recuperare contributi e anticipare la pensione.

Un condono lungo dieci anni

La nuova edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali, battezzata ormai rottamazione quinquies, è in dirittura d’arrivo. La sua approvazione formale è attesa entro il 2026, ma il meccanismo tecnico è in fase di completamento e potrebbe essere inserito nella prossima legge di Bilancio.

Il suo schema si discosta in modo netto dalle precedenti edizioni: addio alle maxi-rate iniziali, ai pagamenti trimestrali e alle scadenze rigide che tagliavano fuori molti contribuenti. Con la quinquies sarà possibile spalmare il debito in 120 rate mensili di pari importo, per un orizzonte massimo di 10 anni. E soprattutto, si potrà saltare qualche pagamento senza rischiare la decadenza immediata dal beneficio.“Un provvedimento maturo e pronto per entrare in manovra”.

Una rivoluzione per chi è in affanno fiscale, ma che potrebbe rivelarsi decisiva anche sotto un’altra lente: quella della pensione.

Una finestra sul futuro previdenziale

L’aspetto più dirompente della nuova rottamazione è forse quello meno discusso. Per artigiani, commercianti, professionisti e autonomi con debiti Inps, la sanatoria si trasforma in uno strumento per recuperare anni di contributi mancanti. Saranno inclusi anche i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione relativi a contributi previdenziali non versati.

In altre parole: chi ha dei buchi contributivi potrà colmarli rateizzando il debito, arrivando così a soddisfare i requisiti per la pensione di vecchiaia o per le formule anticipate. Ma c’è un dettaglio cruciale: i contributi non vengono riconosciuti finché l’intero debito non è stato saldato.

“Per ottenere il riconoscimento previdenziale, non basta aderire alla rottamazione: serve completare il pagamento fino all’ultimo euro”.

Scelte strategiche: pagare in 2 anni o in 10?

La possibilità di diluire il debito in dieci anni può essere un sollievo fiscale, ma sul fronte pensionistico può trasformarsi in un boomerang. I contributi Inps restano “sospesi” fino all’ultima rata.

Chi punta a smettere prima di lavorare dovrebbe considerare un piano accelerato, magari in 24 o 36 mesi, per anticipare l’età pensionabile sfruttando i contributi riscattati.

“Se i contributi mancanti sono quelli che mancano per la pensione anticipata, aspettare dieci anni per ottenerli vanifica l’intero vantaggio”. “Meglio uno sforzo finanziario ora, che continuare a lavorare per un decennio in più”.

Un bacino potenziale da 1,5 milioni di lavoratori

Secondo le stime disponibili, sarebbero circa 1,5 milioni i lavoratori con debiti Inps che potrebbero beneficiare della nuova definizione agevolata. Tra questi, oltre 400.000 sono professionisti con gestione separata e circa 700.000 sono artigiani o commercianti. La maggioranza ha tra i 50 e i 62 anni: proprio la fascia che guarda con attenzione alla pensione.

Molti di loro, peraltro, hanno “buchi” contributivi che impediscono l’accesso alla pensione anticipata anche quando avrebbero i requisiti anagrafici. Con la quinquies, lo Stato offre una via d’uscita ordinata a chi oggi è prigioniero del debito e dell’incertezza.

Il nodo delle coperture e l’incognita politica

Nonostante l’ampio consenso tecnico e politico, restano due incognite: le coperture finanziarie e la volontà del governo. Il costo di minor gettito per le casse pubbliche, dovuto a sanzioni e interessi cancellati, potrebbe superare i 2 miliardi nel primo triennio.

Il governo sembra ora orientato a usare la rottamazione quinquies come leva per il rientro dei capitali in tempi di stagnazione economica e tensioni internazionali. Ma la vera decisione sarà politica: inserirla in legge di Bilancio significherebbe lanciare un segnale forte a milioni di contribuenti e lavoratori in difficoltà.

Un’occasione irripetibile, da usare con giudizio

Resta un punto fermo: la rottamazione quinquies non è una bacchetta magica, ma un’opportunità concreta per chi vuole regolarizzare la propria posizione e rientrare in un percorso previdenziale completo.

Va però valutata con estrema lucidità: se l’obiettivo è la pensione anticipata, allungare troppo i tempi può diventare un autogol.

“Serve un’analisi dettagliata, caso per caso”. “Soprattutto per chi è vicino alla pensione, il tempo è una risorsa più preziosa del denaro”.

La parola chiave, oggi più che mai, è pianificazione.

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