Ferraris (FS): "Nel piano industriale investimenti per 10-15 miliardi all'anno"

- di: Redazione
 
È stato un intervento ricco di numeri, progetti e anticipazioni quello che l'Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, ha fatto intervenendo, oggi, ad un evento organizzato da Fit-Cisl e che lo ha visto protagonista. ''numeri'' sono stati eloquenti quando Ferraris, parlando dell'ormai imminente presentazione del nuovo piano industriale di FS a metà maggio, ha anticipato gli importanti investimenti previsti e che si aggirano sui dieci-quindici miliardi di euro all'anno. Su questo Ferrarsi ha voluto ribadire come determinante sia l'impegno dello Stato e del Governo, ai quali ha dato atto di stare facendo ''un grande sforzo''.

Luigi Ferraris, Ad di Ferrovie dello Stato, parla dei futuri investimenti dell'azienda

Guardando al 2022 e al PNRR, l'Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ha anche tracciato l'agenda del gruppo, dicendo che "abbiamo da lanciare gare per 24-25 miliardi di euro''. Un percorso che il gruppo sta compiendo ''coerentemente" - ha spiegato - "con la tabella che fissa i target al 2026".

Peraltro, quasi a come volere confermare l'operatività del gruppo, Ferraris ha ricordato che 2,4 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza non solo sono già arrivati, quanto "sono già in circolo".
Nel suo intervento Luigi Ferraris ha toccato un punto sul quale anche in passato si è soffermato: il ''capitale umano'' di cui ha ribadito l'importanza. Così come la formazione del personale. Un passaggio essenziale per raggiungere quella capitalizzazione delle conoscenze tanto cara al Gruppo.

E questo è ancora più attuale se si considera che la contingenza che il Paese sta affrontando "è un'occasione irripetibile per avviare" - ha detto - "un progetto per far rinascere professionalità che ci devono accompagnare nel futuro".
Ferraris s'è soffermato anche sulla necessità di individuare e formare professionisti come gli ingegneri, ma anche tecnici e carpentieri, di cui oggi s'avverte la mancanza. Secondo l'ad di Ferrovie dello Stato oggi mancano oltre 150 mila figure necessarie per dare attuazione all'impegno che sta sostenendo il sistema Paese che oggi regge ancora la sfida, ma che, da qui a pochi anni, si troverà a corto delle professionalità necessarie.
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