Eurozona: il settore manifatturiero crolla a novembre, Germania e Francia al collasso

- di: Barbara Bizzarri
 
Il settore manifatturiero dell'Eurozona ha subito un ulteriore crollo nel mese di novembre, con un deterioramento delle condizioni aziendali che ha raggiunto un ritmo più rapido rispetto ai mesi precedenti. I dati dell'indagine HCOB PMI, pubblicati da S&P Global, mostrano un calo più forte nei nuovi ordini alle fabbriche, nella produzione, nell'attività di acquisto e nelle scorte, tutti segnali preoccupanti per l'economia dell'Unione a moneta unica.

Eurozona: il settore manifatturiero crolla a novembre, Germania e Francia al collasso

L'indice HCOB PMI manifatturiero dell'Eurozona, che misura la salute generale delle fabbriche, ha registrato un calo il mese scorso, scendendo a 45,2 da 46 di ottobre. Questo risultato è ben al di sotto della soglia di invarianza di 50, che segnala una contrazione del settore manifatturiero nell'Eurozona. Il ritmo di contrazione è stato leggermente più forte rispetto alla media osservata durante l'attuale periodo di declino, iniziato a luglio 2022.

Germania e Francia al collasso, Italia in calo

I dati dell'indagine evidenziano una recessione manifatturiera concentrata nelle tre economie più grandi dell'Eurozona: Germania, Francia e Italia. La Germania ha registrato un PMI di 43, segnalando una contrazione significativa del settore manifatturiero. La Francia, con un PMI di 43,1, ha visto il tasso di contrazione più marcato degli ultimi 10 mesi. L'Italia, con un PMI di 44,5, ha registrato un calo che rappresenta il peggior risultato degli ultimi 12 mesi. Oltre a queste tre economie, Paesi Bassi, Austria e Irlanda hanno registrato un PMI manifatturiero inferiore a 50, indicando un ambiente di contrazione. Al contrario, Spagna e Grecia hanno mostrato segnali di miglioramento, anche se più lenti, con PMI rispettivamente di 53,1 e 50,9.

Spagna: un punto di luce debole

Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha sottolineato che, nonostante la Spagna abbia gestito la contrazione manifatturiera meglio rispetto ad altri Paesi, la sua influenza sul contesto generale dell'Eurozona è limitata. "È un vero peccato che la Spagna sia solo la quarta economia dell'eurozona", ha commentato de la Rubia. "Sebbene abbia gestito la contrazione manifatturiera globale piuttosto bene, non ha la valenza necessaria per sollevare il resto della regione. Per esempio, il peggioramento del calo in Germania di settembre è troppo elevato per far sì che la spinta della Spagna possa fare la differenza".

Prospettive future: calo della produzione manifatturiera

De la Rubia ha anche fornito una proiezione a breve termine, stimando che la produzione manifatturiera dell'Eurozona probabilmente diminuirà di circa l'1% nel terzo trimestre rispetto all'ultimo. "Considerato il crollo repentino dei nuovi ordini, possiamo aspettarci un nuovo calo della produzione entro la fine dell'anno", ha concluso l'economista.
Il deterioramento del settore manifatturiero dell'Eurozona, con particolare riferimento alle economie più grandi come Germania e Francia, rappresenta un segnale preoccupante per l'andamento complessivo dell'economia dell'Unione. Le prospettive future sembrano essere caratterizzate da un'ulteriore contrazione della produzione, con implicazioni significative per il mercato del lavoro e la crescita economica a livello regionale.

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