L’Europa teme Trump. Esattamente come la Cina. E non è un caso che sia i listini continentali cinesi, sia quelli del Vecchio Continente, mostrino il segno meno. Il tutto mentre, nel frattempo, i mercati confermano una performance brillante, con l’S&P-500, che schizza dell’1,61%.
L’Europa teme Trump, listini in ribasso Piazza Affari -1,75%
A picco l’Euro / Dollaro USA, che accusa un ribasso del 2,03%. Ha sofferto di parecchie vendite l’oro, che continua gli scambi a 2.657,4 dollari l’oncia. Vendite diffuse sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che segna 71,47 dollari per barile.
Sensibile peggioramento dello spread che raggiunge quota +132 punti base, aumentando di 8 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,73%.
Tra gli indici europei soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dell’1,05%, contrazione moderata per Londra, che soffre un calo dello 0,25%, e preda dei venditori Parigi, con un decremento dello 0,73%.
Pioggia di vendite sul listino milanese, che scambia con una pesante flessione dell’1,75%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da tre cali consecutivi, che proseguono da lunedì scorso; sulla stessa linea, profondo rosso per il FTSE Italia All-Share, che scende a 35mila 990 punti, in netto calo dell’1,55%.
In rosso il FTSE Italia Mid Cap (-0,81%); sulla stessa linea, in discesa il FTSE Italia Star ( (-0,87%).
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari c’è Tenaris con un importante progresso del 5,85%. In evidenza DiaSorin, che mostra un forte incremento del 5,22%. Buoni spunti su Leonardo (+2,39%), cresce (+1,61%) anche Brunello Cucinelli.
I peggiori risultati invece li segnano Inwit (-6,53%), Campari (-4,68%), Erg (-4,49%), Banca MPS (-4,39%).
Tra le aziende italiane a media capitalizzazione le migliori sono le migliori sono Credem (+5,21%), Digital Value (+4,95%), Buzzi (+3,63%) e Technoprobe (+2,11%). Le peggiori performance, invece, si registrano su Ariston Holding (-6,48%), Zignago Vetro (-5,9%), Alerion Clean Power (-4,24%), De’ Longhi (-3,93%).