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Sepolture misteriose e altro: Tarquinia riscrive la storia etrusca

- di: Bruno Coletta
 
Sepolture misteriose e altro: Tarquinia riscrive la storia etrusca
Scoperte eccezionali svelano rituali e connessioni inedite nella Civita etrusca.
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Un viaggio nel cuore dell’Etruria: scoperte che cambiano la narrazione
Nel cuore della Civita di Tarquinia, antica capitale etrusca, recenti scavi archeologici hanno portato alla luce venti sepolture anomale e resti di sacrifici animali, gettando nuova luce su pratiche rituali e connessioni culturali finora sconosciute. Queste scoperte, frutto del progetto interdisciplinare “Science@Tarquinia” dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con l’Università di Cambridge, sono state presentate durante l’incontro “Alla scoperta degli allevatori etruschi” tenutosi presso l’Università Agraria di Tarquinia. 

Sepolture fuori dall’ordinario: un enigma da decifrare
Le venti sepolture rinvenute si distinguono per la loro collocazione insolita: situate all’interno dell’area urbana anziché nelle necropoli tradizionali, e caratterizzate da inumazioni anziché cremazioni, suggeriscono pratiche funerarie atipiche per la cultura etrusca. L’analisi isotopica delle ossa ha rivelato che uno degli individui sepolti proveniva dalla Scandinavia, indicando contatti culturali e movimenti di persone su lunghe distanze. 

Sacrifici animali: riti e simbolismi
Accanto alle sepolture, gli archeologi hanno scoperto resti di ovini, suini e bovini, alcuni con evidenti segni di macellazione rituale. Le analisi archeozoologiche hanno permesso di identificare le specie, l’età e il peso degli animali al momento del sacrificio, nonché gli strumenti utilizzati, come coltelli affilati e accette. Tracce di bruciature su ossa e ceramiche suggeriscono pratiche legate alla cottura, incendi o rituali religiosi. 

Un progetto internazionale per riscrivere la storia
Il progetto “Science@Tarquinia”, coordinato dalla professoressa Giovanna Bagnasco Gianni, coinvolge cinque dipartimenti dell’Università di Milano e numerose università internazionali. Attraverso un approccio multidisciplinare che include archeozoologia, chimica e paleogenetica, il team di ricerca sta ricostruendo l’ecosistema, le pratiche agricole e le abitudini alimentari degli Etruschi. La professoressa Matilde Marzullo ha sottolineato l’importanza della catalogazione e dello studio dei reperti, spesso frammentari, per comprendere appieno la complessità della civiltà etrusca. 

Implicazioni e prospettive future
Queste scoperte offrono nuove prospettive sulla società etrusca, evidenziando una complessità culturale e una rete di contatti più ampia di quanto precedentemente ipotizzato. La presenza di individui provenienti da regioni lontane e le pratiche rituali complesse suggeriscono una società aperta e dinamica, con connessioni che si estendevano ben oltre i confini dell’Etruria. Il progetto “Science@Tarquinia” continua a fornire dati preziosi che contribuiscono a riscrivere la storia di una delle civiltà più affascinanti del Mediterraneo.

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