Il Servizio sanitario britannico in crisi per le restrizioni dei conservatori sull'immigrazione

- di: Redazione
 
Sempre meno persone arrivano dall'estero nel Regno Unito, dopo la stretta del precedente governo, a guida conservatrice, in materia di permessi di lavoro. Sin qui nulla di nuovo, se non fosse che uno dei settori che più rischiano di pagare pesantemente queste scelte è quello della salute pubblica, che sta ancora cercando di risalire la china dopo il disastro causato dall'epidemia di Covid-19. Una dolorosa stagione durante la quale il Servizio Sanitario Nazionale ha mostrato tutte le sue spaventose carenze, soprattutto nel numero del personale e, quindi, dell'impossibilità di fronteggiare l'emergenza pandemica.
Ma, più di mille parole, a dare un quadro della situazione attuale, facendo intuire cosa potrebbe accadere domani, valgono numeri e statistiche che risentono delle restrizioni introdotte dal governo conservatore nel tentativo di ridurre l'immigrazione, e non solo quella irregolare.

Il Servizio sanitario britannico in crisi per le restrizioni dei conservatori sull'immigrazione

Il governo di Rishi Sunak (quello che voleva spedire in Ruanda gli immigrati irregolari, arrivati nel Regno Unito attraversando la Manica, a rischio della vita, su barchette battelini di gomma) ha concesso complessivamente circa 286.382 visti di lavoro, da giugno 2023 a giugno 2024. Che possono sembrare tanti, ma che lo sono di meno se si pensa che sono l'11% in meno rispetto ai precedenti dodici mesi.
Di questi 286.382 visti, secondo il dettaglio fornito dal Ministero dell'Interno, quelli approvati relativi al settore sanitario e, più in generale, assistenziario sono stati 89.085, fino a giugno 2024, oltre l'80% in meno rispetto al periodo aprile-giugno dell'anno precedente.

Il calo dei lavoratori che desiderano trasferirsi nel Regno Unito è dovuto all'introduzione di restrizioni per gli stranieri e le loro famiglie introdotte dal gabinetto guidato da Rishi Sunak. La misure per limitare il numero dei lavoratori stranieri nel Regno Unito - con i dati che mostravano che la migrazione netta stava raggiungendo livelli da record - erano state annunciate, nel dicembre dello scorso anno, dall'allora ministro degli Interni, James Cleverly. Tali restrizioni includevano anche nuovi controlli sullo stipendio minimo, sia per i lavoratori che per i membri delle loro famiglie.

Gli ultimi dati mostrano anche che sono stati concessi circa 432.000 visti a studenti stranieri per recarsi nel Regno Unito nell'anno conclusosi a giugno 2024, un totale in calo del 13% rispetto all'anno precedente.
Nei primi sei mesi del 2024, il numero di visti correlati concessi ai membri della famiglia di uno studente è diminuito dell'81%. Ora, con il cambio del governo, spetta ai laburisti sbrogliare questa intricata matassa, partendo dal presupposto che l'insieme delle misure dovrebbe teoricamente portare a un calo della migrazione netta.

Si parla di ipotesi, poiché non si sa quanti studenti arrivati di recente rimarranno nel Regno Unito a lungo termine, con le relative ricadute sul sistema di assistenza sanitaria.
Prima delle elezioni generali, i laburisti si sono impegnati a ridurre la migrazione netta, non cadendo nell'errore di fissare un obiettivo numerico, ma sostenendo di volere contrastare, gradualmente, la dipendenza del Regno Unito dalla manodopera straniera, soprattutto in settori chiave, come sanità ed edilizia. Anche se se il governo conservatore si è reso responsabile di un ''totale fallimento nell'affrontate la carenza di competenze, che ha lasciato molti di lavoro dipendenti dalle assunzioni all'estero'', come ha detto Seema Malhotra, ministro dell'Immigrazione, il gabinetto guidato da Keir Starmer lascerà alcune misure introdotte dal precedente esecutivo, quale la la riduzione del numero di persone a carico che possono ricongiungersi ai parenti nel Regno Unito.

La stragrande maggioranza dell'immigrazione nel Regno Unito è costituita da lavoratori legalmente autorizzati, studenti e le loro famiglie. Le domande di asilo, parte del sistema di protezione dei rifugiati, vengono conteggiate separatamente. Circa 97.000 persone hanno cercato rifugio nel Regno Unito fino a giugno, l'8% in meno rispetto all'anno precedente.
Questa cifra comprende circa 38.784 arrivi irregolari o clandestini, l'80% dei quali è arrivato a bordo di piccole imbarcazioni attraverso la Manica.
Il numero di persone in attesa di una decisione sulla loro richiesta di protezione si aggira intorno a 119 mila. Per smaltire il pregresso, il governo laburista ha chiesto ai funzionari di velocizzare le procedute, a cominciare dall'accertamento di quali tra gli immigrati irregolari siano realmente rifugiati e quelli che non hanno titolo all'asilo.
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