Eni si impegna per il miglioramento del sistema sanitario in Angola: Eni Foundation ed Eni Natural Energies Angola hanno infatti siglato due Memorandum of Understanding con il Ministero della Salute del Paese africano avviando due progetti importanti.
Eni avvia iniziative sanitarie per rafforzare i servizi pediatrici in Angola
La firma è arrivata durante una cerimonia in cui Silvia Lutucuta, Ministro della Salute dell'Angola, e Domenico Giani, Presidente di Eni Foundation, hanno sottoscritto l'accordo alla presenza di Filippo Uberti, Segretario Generale di Eni Foundation e Responsabile della Salute di Eni, João Maria da Silva, Managing Director di ENE Angola, e Manuela Mendes, Direttore dell'Ospedale Materno-Infantile di Azancot.
Il primo MoU riguarda un'iniziativa di assistenza sanitaria pediatrica, che rafforzi i servizi di terapia intensiva neonatale e pediatrica, mentre il secondo riguarda lo sviluppo un'interfaccia digitale per migliorare il coordinamento tra gli ospedali della capitale Luanda.
Il progetto avrà durata triennale e si concentrerà sul rafforzamento della capacità di risposta dell'Ospedale materno-infantile di Azancot a Luanda, facendone un centro di riferimento fondamentale per l'area metropolitana e le province di Benguela, Huambo e Huíla.
Un'iniziativa che vuole migliorare qualità e accessibilità dell'assistenza sanitaria pediatrica, investendo sullo sviluppo professionale dei professionisti sanitari del territorio, con la formazione che sarà erogata a livello locale e internazionale (professionisti specializzati agirano in logo, mentre professionisti sanitari angolani selezionati riceveranno formazione avanzata in Italia, con elementi di telemedicina come supporto scientifico a distanza o webinar).
L'obiettivo è formare almeno 200 professionisti del settore sanitario, tra cui 50 medici e 150 infermieri.
Contestualmente ENE Angola ha firmato un MoU separato per sviluppare un'interfaccia digitale e collegare un network di ospedali a Luanda, in collaborazione con l'Istituto Giannina Gaslini di Genova, in modo da bilanciare i carichi di lavoro degli ospedali migliorando le diagnosi e il trattamento dei pazienti.