• Tutto con Bancomat. Scambi denaro, giochi ti premi.
  • Esprinet molto più di un distributore di tecnologia

Elezioni 2022 - La Rete non cancella: vecchi post sui social abbattono candidati

- di: Diego Minuti
 
Elezioni 2022 - La Rete non cancella: vecchi post sui social abbattono candidati
Non c'è limite alla stupidità umana, credo che su questo tutti siano d'accordo. Ma non c'è nemmeno limite alla voglia di apparire affidandosi ai social, nonostante si sappia benissimo che questo strumento di comunicazione è un micidiale strumento nelle mani di chi sa lanciare una rete a strascico nell'universo virtuale, raccogliendo centinaia e centinaia di affermazioni o semplici condivisioni che possono essere però utilizzate, strumentalizzate, usate contro chi vi ha fatto disinvoltamente ricorso.
E dire che tutti sanno che la Rete non dimentica, ma soprattutto non cancella. Quindi c'è da stare certi che parole in libertà, dette magari nell'euforia del momento o, magari, in uno scambio di messaggi assolutamente lontano da analisi politiche o ideologiche, potrebbero essere recuperate da un avversario. Se, poi, questo avversario ha una motivazione politica, c'è da stare sicuri che, alla fine, farà una buona pesca.
Una vicenda paradigmatica - ma, in queste ore, ce ne sono anche altre - è quella di Raffaele La Regina che, da candidato Pd in un collegio blindato (forse, in un momento in cui di blindati in giro, per le strade dell'Ucraina, ce ne sono anche troppi, bisognerebbe trovare un sinonimo), ha dovuto fare un passo indietro quando la Rete ha risputato fuori una sua condivisione ad un post in cui, in sostanza, si metteva in dubbio la fondatezza della convinzione di Israele di essere uno Stato.

Elezioni 2022, polemiche per vecchi post social di un candidato Pd

Ma non solo quello perché ne ha pubblicato un altro contro quella che ha definito l'occupazione illegale e violenta di Gerusalemme alla fine della Guerra dei sei giorni. Prima di andare avanti è forse il caso di chiarire che il nostro non vuole essere affatto un ragionamento nel merito della fondatezza delle cose scritte, dette o pensate da La Regina (che è padronissimo, come tutti, di avere una sua idea e, se lo ritiene, di farne partecipi amici, sostenitori o semplici curiosi), quanto il fatto che lui, come gli altri caduti nello stesso errore, pensano di minimizzare la portata di quanto hanno fatto attribuendolo alla spensieratezza della giovane età che, a loro avviso, comporta una inevitabile sventatezza.

Il caso di Raffaele La Regina è esplicativo di come forse, prima di entrare in politica, si dovrebbe fare un corso accelerato di ragionevolezza. Lo spiega il testo con il quale l'esponente del Pd ha ufficializzato il ritiro della sua candidatura scusandosi delle cose affermate o condivise, ma spiegando che sono state frutto appunto della sua giovane età.
Il suo autodafè forse non avrebbe bisogno di commenti: ''Quando si ha 20 anni si esprimono e si pensano molte cose. Poi si cresce, si studia, si cambia idea. Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale à troppo importante per essere inquinata in questo modo''.

Però non si può non sottolineare che La Regina ha firmato quei post che gli stanno costando la carriera politica tra il 2017 e il 2020, lui che di anni ne ha appena compiuto 29. Quindi non quando era un ragazzino in braghette, che magari cercava ogni occasione per una protesta o uno sciopero a scuola, ma un uomo presuntivamente già padrone della lingua e dei contenuti delle sue letture, frequentando da tempo le stanze di un partito.
È facile dire che certe cose si fanno per inesperienza o perché l'età ancora tenere non sa imporre dei paletti. E vorremmo pure sapere quali sono state le letture che La Regina ha fatto in questi anni che lo hanno miracolosamente aiutato a ribaltare completamente le sue convinzioni sulla legittimità a vivere di Israele, di cui non era certo un fan sfegatato un paio d'anni fa.

In politica l'ipocrisia è componente importante. Ma sarebbe ancora di più la capacità di ammettere gli errori senza scaricarne la responsabilità a qualcuno o qualcosa. Non lo ha fatto La Regina, non lo hanno fatto anche quelli che, in queste ore, si vedono rinfacciati messaggi e pensieri affidati ai social. È l'ennesima conferma del paradosso di chi sui social cerca effimera notorietà (seppure limitata agli amici) , ma che viene punito se solo si illude che la Rete non sia quell'implacabile nemico dell'oblio che in effetti è.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 47 record
Pagina
1
24/12/2025
Simpatia verso l’America nel mondo: prima e dopo Trump
Dal capitale reputazionale dell’era Obama al crollo con Trump, fino al rimbalzo con Biden ...
24/12/2025
Manovra: campo progressista compatto, l’opposizione rialza la testa
Dalla manovra al Senato emerge un campo progressista più unito: critiche al governo, risul...
24/12/2025
La Manovra fissata a 22 miliardi, via libera tra tensioni e strappi
La legge di Bilancio da 22 miliardi ottiene il primo sì del Senato dopo notti di tensione....
24/12/2025
Groenlandia, la mossa di Trump accende Artico: i baltici con Danimarca
Trump nomina un inviato speciale per la Groenlandia e riapre il dossier artico. Estonia e ...
24/12/2025
Corte Suprema stoppa i soldati a Chicago: schiaffo a Trump
La Corte Suprema mantiene il blocco alla Guardia nazionale a Chicago: colpo per Trump, vot...
24/12/2025
Usa negano il visto all’ex commissario Ue sul digitale: scontro con Ue
Gli Stati Uniti bloccano l’ingresso a Thierry Breton, ex commissario Ue sul digitale, e a ...
Trovati 47 record
Pagina
1
  • Con Bancomat, scambi denaro, giochi e ti premi.
  • Punto di contatto tra produttori, rivenditori & fruitori di tecnologia