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Russia in affanno, petrolio e gas crollano: -27 % in un mese

- di: Vittorio Massi
 
Russia in affanno, petrolio e gas crollano: -27 % in un mese
Entrate in caduta libera, bilancio sotto pressione e Trump alza i dazi su chi compra energia russa.

Russia sotto assedio energetico

Nel mese di luglio 2025, le entrate russe da petrolio e gas sono precipitate del 27 % su base annua, scendendo a circa 787,3 miliardi di rubli (circa 9,8 miliardi di dollari) rispetto ai 1,079 trilioni di rubli (circa 13,5 miliardi di dollari) registrati nello stesso mese del 2024.

Sul periodo gennaio–luglio 2025, il calo è stato del 18,5 %, con entrate totali pari a 5,522 trilioni di rubli.

Le cause del disastro

Il tracollo è dovuto a una combinazione di fattori geopolitici ed economici:

  • Il rafforzamento del rublo e il calo dei prezzi del petrolio, accentuati dall’aumento della produzione OPEC+, hanno eroso i ricavi.
  • L’impatto delle sanzioni occidentali, incluse quelle recentemente approvate dall’UE come il price cap sul petrolio russo, continua a comprimere i flussi di cassa dello Stato moscovita.

Il Ministero delle Finanze prevede inoltre che ad agosto il calo dei ricavi potrebbe superare 12,1 miliardi di rubli (circa 151 milioni di dollari), scendendo ulteriormente il gettito fiscale.

Trump alza la tensione: dazi su India e oltre

La pressione internazionale si intensifica. Il 6 agosto 2025, il presidente Donald Trump ha firmato un provvedimento che impone un ulteriore 25 % di dazio sulle importazioni indiane, portando la tariffa totale al 50 %, in reazione all'acquisto di petrolio russo da parte dell’India.

Si tratta del primo esempio di “secondary tariffs”, già estesi nel mirino anche di Stati come Cina o Brasile. Il provvedimento entrerà in vigore dal 27 agosto 2025.

Impatti e scenari

  • India, che importa oltre il 35 % del suo petrolio dalla Russia, è sotto forte pressione per diversificare: il Paese si sta rivolgendo a fornitori come Iraq, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Africa occidentale e Azerbaigian.
  • L’economia indiana rischia contraccolpi su vari settori: farmaceutico, tessile, componentistica auto, beni capitali e solare, secondo analisti.
  • Alcuni commentatori evidenziano come queste tariffe secondarie, che colpiscono partner energetici della Russia, possano causare ripercussioni anche ai paesi occidentali, includendo rischi per le catene globali e le relazioni diplomatiche.
 

Da una parte, il crollo delle entrate energetiche spinge Mosca sull’orlo  del baratro fiscale, mettendo a rischio le risorse destinate al conflitto. Dall’altra, gli Stati Uniti intensificano la strategia coercitiva, mirando a isolare ulteriormente la Russia e persuadere i suoi partner strategici a fare marcia indietro.

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