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Estate, sono le vacanze più care? Ecco cosa sta davvero succedendo

- di: Matteo Borrelli
 
Estate, sono le vacanze più care? Ecco cosa sta davvero succedendo
Vacanze più care d’estate? Ecco cosa sta davvero succedendo

Prezzi in impennata: una stangata tra pacchetti, voli e ombrelloni.

(Foto: foto generica di spiaggia con ombrelloni).

L’estate 2025 sarà ricordata come una delle più costose degli ultimi anni. Nonostante l’inflazione generale sembri sotto controllo — con un incremento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua — il costo delle vacanze è schizzato alle stelle. E la “media” dell’inflazione, come spesso accade, è una maschera che nasconde scostamenti clamorosi tra le diverse voci di spesa.

È l’Unione Nazionale Consumatori a lanciare l’allarme: tra i dieci rincari più forti del mese di luglio, ben sette riguardano direttamente l’estate e i viaggi degli italiani. I prezzi di servizi e attività tipicamente stagionali sono aumentati in modo vertiginoso proprio all’inizio dell’alta stagione. Una vera stangata sotto l’ombrellone.

Pacchetti vacanza, voli e campeggi: la classifica degli aumenti

A guidare la classifica dei rincari mensili ci sono i pacchetti vacanza nazionali, aumentati del 16,1% rispetto al solo mese precedente. Appena sotto troviamo campeggi, villaggi vacanze e ostelli, con un rincaro del 15,7%. Due cifre fuori scala rispetto al dato medio generale, che rende evidente come il caro-estate stia mordendo i bilanci familiari.

Non va meglio per chi vola: i voli internazionali sono saliti del 7,7% solo tra giugno e luglio. Ancora più inquietanti i numeri sui voli nazionali, cresciuti del 35,9% rispetto al luglio dell’anno scorso.

Nel cuore dell’estate anche i divertimenti diventano proibitivi. Piscine, stabilimenti balneari e discoteche segnano un incremento medio del 3,7%. Anche il trasporto marittimo rincara del 3,4%. Nessuna tregua neppure per chi viaggia in auto: il gasolio è cresciuto del 3,1% e il noleggio dei mezzi ha seguito lo stesso andamento.

Parla chi difende i consumatori: “Illusione ottica, è tutto più caro”

“La stabilità dell’inflazione è solo un’illusione ottica. La verità è che le voci di spesa più comuni, quelle che tutti affrontano, stanno esplodendo. Pacchetti vacanza, campeggi, voli, ombrelloni, perfino il gasolio: tutto rincara”, ha dichiarato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Anche il Codacons ha espresso allarme. “La spesa per le vacanze sia diventata insostenibile per milioni di famiglie. Le compagnie aeree e gli operatori turistici stanno approfittando della domanda per aumentare i prezzi in modo ingiustificato”, si legge in una nota pubblicata il 16 luglio 2025.

Secondo Assoutenti, il caro-vita estivo si riflette anche sul quotidiano. Una famiglia con due figli ha visto aumentare le proprie spese alimentari annue di oltre 320 euro, con un impatto ancora più grave per i nuclei con redditi medio-bassi.

Non è solo colpa dell’estate: perché i prezzi volano

La dinamica dei rincari non è frutto del caso. In parte è ciclica: le imprese del turismo sanno che l’alta stagione è il momento in cui possono massimizzare i profitti. Molti adeguano i listini verso l’alto, contando su una domanda forte e poco elastica.

Ma c’è anche una componente strutturale: i costi energetici sono ancora elevati rispetto al periodo pre-pandemico. Trasportare merci e persone è più caro, e questo si riflette su ogni anello della catena. Infine, pesa l’effetto “accumulo”: dopo anni di rinunce, ora c’è una corsa al recupero che si scontra con un’offerta rigida.

Una stangata che frena le partenze

Secondo un sondaggio SWG per Assoutenti, quasi un italiano su due ha rinunciato quest’anno a fare una vera vacanza estiva. Il motivo principale? Il costo. Il 49% degli intervistati ha dichiarato che i prezzi sono diventati “inaccessibili” o comunque “troppo alti rispetto al reddito disponibile”.

Anche chi parte lo fa con strategie di risparmio: permanenze più brevi, soluzioni low cost, viaggi notturni. Ma spesso neppure questi accorgimenti bastano. Il risultato è una vacanza vissuta con l’ansia del conto.

Una media che non dice nulla: ecco cosa c’è dietro lo 0,4%

Se l’inflazione generale è cresciuta solo dello 0,4% a luglio, questo è merito dei beni non legati al turismo. Ma la media nasconde l’inferno: mentre alcune voci crescono dello 0,2%, altre corrono oltre il 15%. Quando riguardano la vacanza che aspetti da un anno, la delusione è doppia.

Anche il carrello della spesa diventa un terreno minato. I beni alimentari non lavorati sono saliti del 5,1% su base annua, quelli lavorati del 3,1%, e il totale del carrello del 3,4%.

L’estate più cara: come cambia il nostro modo di viaggiare

L’impatto di questa ondata di rincari cambia anche il nostro modo di pensare alle vacanze. Cresce l’interesse per mete meno battute, borghi, entroterra, turismo di prossimità. Ma questo rischia di stressare territori fragili, spesso non attrezzati per grandi flussi.

Nel lungo periodo potremmo assistere a una contrazione strutturale della domanda. Non solo vacanze più brevi, ma anche una ridefinizione del concetto stesso di “villeggiatura”, che torna ad essere — come negli anni ’60 — un lusso per pochi.

Rincari a due cifre   

Il mito dell’estate italiana rischia di scontrarsi con la realtà dell’inflazione. Chi parte deve fare i conti con rincari a due cifre, chi resta si consola a fatica. E lo Stato, per ora, osserva da lontano. Ma se la tendenza non si invertirà, non sarà solo una questione di vacanze mancate: sarà il segnale che anche il turismo, uno dei motori dell’economia italiana, sta girando a vuoto.

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