Trump valuta emergenza economica: mercati in allerta

- di: Matteo Borrelli
 
I futures degli indici azionari statunitensi hanno registrato un calo significativo in seguito alle notizie secondo cui il presidente eletto Donald Trump sta considerando la dichiarazione di un’emergenza economica nazionale. Questa mossa gli consentirebbe di imporre nuovi dazi su larga scala, sollevando preoccupazioni tra gli investitori riguardo all’impatto sull’inflazione e sulla stabilità economica.

Possibile dichiarazione di emergenza economica
Secondo fonti vicine all’amministrazione, Trump sta valutando l’utilizzo dell’International Economic Emergency Powers Act per giustificare l’introduzione di dazi universali, applicabili sia agli alleati che agli avversari commerciali degli Stati Uniti. In particolare, il presidente eletto ha promesso l’imposizione di un dazio del 10% su tutte le importazioni, con tariffe più elevate per specifici paesi: 60% sui beni cinesi e 25% su quelli provenienti da Canada e Messico. 
Un portavoce dell’amministrazione ha dichiarato: “Nulla è escluso”, indicando che la discussione sulla dichiarazione di un’emergenza nazionale è in corso, sebbene non sia stata ancora presa una decisione definitiva. 

Reazioni dei mercati finanziari
Le prospettive di nuovi dazi e l’incertezza politica hanno avuto un impatto immediato sui mercati finanziari. I futures sugli indici azionari statunitensi, tra cui l’S&P 500 e il Dow Jones Industrial Average, hanno mostrato un calo nelle contrattazioni pre-market. Parallelamente, i rendimenti dei Treasury hanno registrato un aumento, con il titolo decennale che ha raggiunto il 4,7%, livelli che non si vedevano da oltre un decennio. 
Questo incremento dei rendimenti riflette le preoccupazioni degli investitori riguardo a un possibile aumento dell’inflazione e a una politica monetaria più restrittiva da parte della Federal Reserve. Un analista di mercato ha osservato: “L’aumento dei rendimenti dei Treasury indica che gli investitori stanno ricalibrando le loro aspettative sulla crescita economica e sull’inflazione, in risposta alle potenziali politiche commerciali dell’amministrazione Trump”.

Implicazioni per l’economia globale
L’introduzione di dazi su larga scala potrebbe avere ripercussioni significative non solo sull’economia statunitense, ma anche su quella globale. In Europa, ad esempio, l’industria dell’export potrebbe subire contraccolpi, con settori come la meccanica, la moda e l’agroalimentare particolarmente esposti. Un rapporto recente ha stimato che i dazi proposti potrebbero costare all’Italia una riduzione delle esportazioni compresa tra 4 e 7 miliardi di dollari
Inoltre, l’inasprimento delle tensioni commerciali potrebbe portare a una guerra commerciale su vasta scala, con effetti negativi sulla crescita economica globale e sulle catene internazionali di approvvigionamento. L'adozione di politiche protezionistiche da parte degli Stati Uniti potrebbe innescare una serie di ritorsioni da parte dei partner commerciali, destabilizzando ulteriormente un’economia globale già fragile”.

Prospettive future
Mentre l’amministrazione Trump continua a valutare la dichiarazione di un’emergenza economica nazionale, gli investitori e gli analisti rimangono in attesa di ulteriori sviluppi. La possibilità di nuovi dazi e le implicazioni per l’economia globale saranno temi centrali nelle prossime settimane, con potenziali impatti significativi sui mercati finanziari e sulle politiche economiche internazionali.
Le prossime mosse dell’amministrazione Trump saranno cruciali per determinare la direzione delle relazioni economiche internazionali e la stabilità dei mercati globali.

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