Covid-19: il Paese chiede solo di essere rassicurato, non di pensare al peggio

- di: Redazione
 
Cosa ci si aspetta da un bravo padre di famiglia? Innanzitutto, che tuteli e difenda i propri familiari, aiutandoli a fare le scelte migliori. È questo che gli italiani si aspettano dal loro ''padre di famiglia'' pro tempore, Mario Draghi, nelle cui mani si sono messi ed al quale hanno affidato le loro speranze che, almeno per la situazione economica, stanno avendo confortanti segnali. Restano, però, dei timori dopo averlo sentito pronunciare delle frasi, in merito alla situazione sanitaria del Paese, che non sembrano in sintonia con le aspirazioni di un intero popolo che, dopo avere pagato un pesantissimo tributo alla pandemia (in termini di decessi, ma anche di forti ancorché necessarie limitazioni delle proprie libertà), ieri hanno appreso che, se si dovesse nuovamente cadere in una fase delicata dei contagi da Coronavirus, il Governo è pronto ad assumere le conseguenziali determinazioni. Cosa che ai più ha fatto immediatamente pensare a lockdown, nella peggiore delle ipotesi, o al ritorno al coprifuoco.

Un ragionamento certamente fondato sulla cautela che, se fosse stata adottata nella prima e più drammatica fase della pandemia, forse ci avrebbe messo in condizioni migliori per affrontare l'emergenza.
Ma, ci si consenta di dirlo, un ragionamento anche frustrante per chi - la classe produttiva del Paese -, in questi lunghi mesi in cui l'Italia ha fatto i conti con il Covid-19, si è trovato spesso al centro di provvedimenti contraddittori, per le loro finalità o per il semplice motivo che riattivavano misure già cancellate, ingenerando confusione, che è il peggiore che possa accadere a chi chiede solo certezze.

Non si può dare certo torto a chi, sentendo le frasi pronunciate ieri dal nostro presidente del Consiglio, ha pensato con terrore che, nel caso malaugurato di un riesplodere della pandemia, tutto quello che ha fatto - riaprendo i propri locali ed affrontando delle spese che sono andate ad aggiungersi alle perdite - potrebbe essere cancellato, per un tempo non dettato dalla ragionevolezza, ma da un elemento volatile quale può essere il contagio di virus che muta in continuazione, con il pericolo di mettere in discussione quanto di buono è stato fatto in termini di risposta sanitaria all'emergenza.

Non si chiede certo a Draghi di nascondere la verità o di mostrare una faccia da cui traspare, esageratamente, solo ottimismo. Sarebbe assurdo che il premier tranquillizzasse tutti, contro ogni evidenza epidemiologica. Ma, allo stesso tempo, sarebbe forse meglio che non si ingenerasse nella gente il timore di essere ancora una volta seduti sul vuoto, nonostante i sacrifici fatti fino ad ora e, aggiungiamo, nonostante una campagna vaccinale che sta andando avanti, seppure non sempre nella chiarezza e con troppi ''stop and go'', sui quali in futuro si dovrà ragionare, perché si può sempre sbagliare, ma se lo si fa per faciloneria non si merita alcun perdono.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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