Confindustria: "Per febbraio, produzione industriale in calo dello 0,3%"

- di: Daniele Minuti
 
Il Centro Studi Confindustria ha pubblicato i risultati di un'indagine rapida relativa alla produzione industriale italiana che, secondo le stime, a febbraio diminuirà dello 0,3% rallentando la discesa più forte registrata nel mese precedente (0,8%) nonostante gli effetti del conflitto in Ucraina, che sta portando grandi problematiche alle imprese relative all'approvvigionamento e al prezzo di materie prime ed energia.

Confindustria attende un calo produzione dello 0,3% per febbraio 2022

Confindustria rivela anche un rallentamento per i primi due mesi dell'anno relativo alla fiducia delle imprese manifatturiere, spinto principalmente dal pessimismo verso le prospettive economiche, che serpeggiava già prima dello scoppio della guerra.

Nel 1° trimestre dell'anno in corso la variazione acquisita della produzione industriale in Italia sarebbe di -1,0% (dato dalla somma del +0,5% nel 4° trimestre 2021 e +1,0% nel 3°) mentre gli ordini in volume sono previsti in aumento mensile di 0,3% per gennaio e dello 0,1% per febbraio.

Pesanti gli effetti del caro energia sull'attività economica nostrana, che aveva già messo un forte freno alla produzione dell'industria (con l'indice Istat che a dicembre 2021 era calato di un punto percentuale su base mensile): a febbraio, il PMI della manifattura si è confermato su un valore stabile rispetto al mese precedente, il più basso da un anno, ma le preoccupazioni degli imprenditori su condizioni operative e aumento delle materie prime continua ad aumentare come rilevato da un'indagine di IHS-Markit.

Contestualmente scende la fiducia delle imprese manifatturiere, da 114,9 a 113,7, per via delle difficoltà nell'affrontare la crescita dei prezzi energetici nonostante gli interventi dello Stato messi in campo per le imprese durante il primo trimestre.

"Gli effetti della guerra in Ucraina"
- spiega Confindustria - "non trovano ancora pieno riscontro nella dinamica produttiva stimata per febbraio (dati raccolti dal 21 febbraio al 1 marzo). Tuttavia, contribuiranno a generare ulteriori squilibri nell’attività industriale dei prossimi mesi peggiorando la scarsità di alcune commodity, rendendo più duraturi gli aumenti dei loro prezzi, oltre ad accrescere l’incertezza (l’indice di Baker, Bloom e Davis1, sceso in gennaio a 123,7, è atteso peggiorare), rischiando di compromettere così l’evoluzione del PIL nel 2022".
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