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La Commissione Europea rinvia al 2027 l’obbligo di riduzione delle emissioni per l’automotive

- di: Redazione
 
La Commissione Europea rinvia al 2027 l’obbligo di riduzione delle emissioni per l’automotive

La Commissione Europea ha deciso di posticipare di due anni, dal 2025 al 2027, il termine entro il quale le case automobilistiche dovranno adeguarsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni. La decisione, contenuta nella bozza del Piano UE sull’Automotive che verrà adottata domani, arriva in un momento particolarmente delicato per il settore, segnato da un calo significativo della redditività e da una crescente pressione regolatoria.

La Commissione Europea rinvia al 2027 l’obbligo di riduzione delle emissioni per l’automotive

La normativa vigente prevedeva che i produttori di veicoli a motore dovessero ridurre le emissioni del 15% rispetto ai livelli del 2021 entro il 2025. Tuttavia, la revisione sposterà questa scadenza al 2027, concedendo alle aziende due anni aggiuntivi per adeguarsi. Resta invece inalterato il regime sanzionatorio: le case automobilistiche che non rispetteranno i nuovi target continueranno a subire una penalità di 95 euro per ogni grammo di CO₂ in eccesso per chilometro, moltiplicata per il numero di veicoli venduti.

Una sanzione che, per un settore già in difficoltà, rischia di rappresentare un ulteriore fardello economico. I dati più recenti evidenziano infatti una contrazione significativa della redditività delle principali case automobilistiche europee: Volkswagen ha registrato una riduzione degli utili del 60% nel terzo trimestre dell’anno, mentre Stellantis ha segnato un calo del 70% su base annua.

1,8 miliardi di finanziamenti per la transizione
Per supportare l’industria in questa fase di transizione, Bruxelles ha previsto nel piano un fondo da 1,8 miliardi di euro destinato a sostenere gli investimenti necessari per la riduzione delle emissioni. I fondi potranno essere utilizzati per l’ammodernamento degli impianti produttivi, la ricerca su tecnologie a basso impatto ambientale e lo sviluppo di nuove piattaforme elettriche.

Il divieto di vendita di auto termiche dal 2035 resta invariato
Se il target intermedio sulle emissioni è stato rinviato, resta invece invariato il divieto di vendita di veicoli con motore a combustione interna a partire dal 2035, una misura chiave nel pacchetto di iniziative per la transizione ecologica del settore automotive europeo.

L’obiettivo di lungo termine rimane quindi quello della neutralità carbonica, con il mercato europeo destinato a trasformarsi radicalmente nei prossimi anni. Tuttavia, il rallentamento degli investimenti, unito a una domanda incerta e a una competizione sempre più aggressiva da parte dei produttori asiatici, rende il percorso più accidentato di quanto previsto inizialmente.

La decisione della Commissione Europea di concedere due anni in più per la riduzione delle emissioni appare dunque come un compromesso tra la necessità di accelerare la transizione ecologica e la realtà di un settore ancora alle prese con una difficile fase di adattamento.

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