CNEL: approvato disegno di legge per la tutela e l'efficienza delle risorse idriche

- di: Redazione
 

Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro ha recentemente approvato un disegno di legge volto a rafforzare la tutela e l'efficienza delle risorse idriche in Italia. Questa iniziativa mira a fronteggiare le sfide poste dal cambiamento climatico, dall'inquinamento e dall'aumento della domanda d'acqua, fenomeni che minacciano la sicurezza idrica e la coesione sociale nel Paese.

CNEL: approvato disegno di legge per la tutela e l'efficienza delle risorse idriche

Il disegno di legge propone modifiche al Testo Unico Ambientale per migliorare il coordinamento nella gestione delle risorse idriche e rafforzare la governance del servizio idrico integrato. Tra le misure previste, l'istituzione di una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, supportata da una segreteria tecnica composta da rappresentanti pubblici e privati, per coordinare le azioni in materia di risorse idriche.

Inoltre, il disegno di legge estende i poteri sostitutivi del Presidente del Consiglio dei Ministri e rafforza il controllo esercitato dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), delineando in modo dettagliato le attività di vigilanza sulla gestione del servizio idrico integrato. È prevista anche una razionalizzazione dei corrispettivi applicati agli utenti, con una transizione graduale verso una tariffa unitaria per tipologia di utenza a livello regionale.

Paolo Pirani, consigliere del CNEL e relatore del disegno di legge, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa, affermando: "Gli evidenti effetti del cambiamento climatico sul nostro sistema idrologico e l'importanza di introdurre nuove tecnologie rendono sempre più necessaria una revisione delle normative che ne regolano il sistema nel nostro Paese, ai fini di renderlo più efficiente, salvaguardare l'ambiente e proteggere la risorsa più preziosa, prevendendo garanzie per la sostenibilità delle infrastrutture idriche e l'accessibilità del bene acqua a tutta la popolazione, sulla base del principio come bene di civiltà, così come auspicato dall'ONU e dall'Unione Europea."

Il principio guida della riforma è considerare l'acqua come un bene di civiltà, in linea con le indicazioni delle Nazioni Unite e dell'Unione Europea. Il disegno di legge, sviluppato in collaborazione con la Fondazione Utilitatis, mira a preservare la risorsa idrica per le generazioni future, assicurando al contempo la sostenibilità delle infrastrutture idriche.

Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la gestione delle acque sia resiliente, equa e sostenibile, garantendo che le comunità possano affrontare le sfide del cambiamento climatico con un sistema idrico adeguato alle esigenze del Paese.

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