Altro che fuochi d’artificio e brindisi in famiglia: il vero botto di Capodanno ce l’ha regalato Angelo Sotgiu, leggendario membro dei Ricchi e Poveri, che ha trasformato la diretta di Rai1 in un momento cult degno di entrare negli annali del trash televisivo.
Il Capodanno di Rai 1? Angelo dei Ricchi e Poveri lancia il conto alla rovescia con una parolaccia!
Tutto è successo durante il tradizionale show "L'Anno che Verrà", quando Angelino, chiamato a portare il suo contributo musicale alla serata, si è trovato davanti al peggior incubo di ogni performer: il microfono muto, che muto non era. E così, invece di affidarsi al solito sorriso rassicurante da "ragazzo della porta accanto" che canta "Sarà perché ti amo", ha sfoderato una reazione più spontanea. Forse un po’ troppo spontanea: “Ho il microfono chiuso, teste di c**o!”, ha esclamato davanti a milioni di telespettatori, lasciando di stucco conduttori, tecnici, e perfino qualche parente anziano in poltrona, già intento a russare tra il pandoro e il prosecco.
E così, mentre i Ricchi e Poveri si sono improvvisamente trasformati nei "Ricchi e Grezzi", il pubblico da casa è esploso in una risata collettiva. Alcuni hanno definito il momento “autentico”, altri “il simbolo perfetto di un anno appena passato”, ma c’è anche chi – evidentemente sintonizzato per caso su Rai1 – si è indignato, denunciando la perdita di valori del Capodanno nostrano. Già si immagina la puntata di "Striscia la Notizia", con tanto di Tapiro e remix della parolaccia.
Ma Angelino non si è fatto trovare impreparato: poche ore dopo l’accaduto, con l’eleganza di chi ha calcato i palchi di mezza Europa, si è scusato pubblicamente, spiegando che il suo sfogo era dovuto alla frustrazione del momento. “Non funzionava il microfono e non sentivo nulla, mi è scappato”, ha dichiarato. Ah, Angelino, forse un bel “Oh cielo!” sarebbe stato più adatto, ma apprezziamo comunque la sincerità.
Intanto sui social è scoppiata la guerra tra moralisti e fan del trash. Da una parte, i puritani della televisione di Stato, che già gridano allo scandalo e chiedono una commissione parlamentare d’inchiesta. Dall’altra, i meme addicted, che hanno preso la frase di Angelo e l’hanno trasformata nello slogan ufficiale del 2025. Su Twitter, tra un commento e l’altro, già spunta l’hashtag #NonSiSenteUnCa*, diventato trend prima ancora che qualcuno potesse dire “Buon anno”.
E la Rai? Silenzio assoluto. Forse stanno ancora decidendo se passare tutto sotto l’etichetta di “imprevisto tecnico” o se licenziare il microfono ribelle per giusta causa. Certo è che il "Capodanno con Rai1", sempre un po' zuccheroso e prevedibile, quest'anno ha trovato una nuova anima. Un'anima colorita, diremmo.
E allora, brindiamo ad Angelino: grazie a lui, abbiamo avuto un Capodanno diverso, un momento di pura verità televisiva in mezzo a tanto playback e sorrisi forzati. Perché, in fondo, il microfono spento passa, ma la frase "Non si sente un c***o" è già storia. E buon anno a tutti, con o senza audio!