BPER Banca: utile netto del 2021 cresce a 525,1 milioni di euro

- di: Daniele Minuti
 
BPER Banca ha comunicato i risultati finanziari preliminari del 2021, un esercizio che ha mostrato un diffuso e importante miglioramente per tutte le più importanti voci relative al conto economico e alla qualità del credito. L'utile netto è infatti più che raddoppiato rispetto al 2020, arrivando a quota 525,12 milioni di euro dai 236,93 milioni registrati alla fine dell'anno precedente.

Nel comunicato ufficiale con cui vengono esposti i risultati, viene spiegato che il risultato d'esercizio ha subito l'impatto di un avviamento negativo per 1,13 miliardi di euro (817,7 milioni dovuti al badwill derivante dal processo di Purchase Price Allocation nell'ambito dell'acquisizione di alcuni branch di Ubi Banca e UBISS)

Positivi anche i numeri della gestione operativa, col risultato che arriva a 900,76 milioni di euro, in aumento di 2,2 punti percentuali, e i proventi operativi che salgono del 35% toccando quota 3,39 miliardi di euro, grazie anche al boom delle commissioni nette (arrivate a 1,64 miliardi di euro, balzo di 53,1 punti percentuali) e al risultato netto della finanza che raggiunge la cifra di 196, 23 milioni di euro.

I crediti alla clientela raggiungono quota 79,1 miliardi di euro mentre i crediti deteriorati netti sono pari a 1,6 miliardi di euro, scendendo così del 18,5% rispetto alla fine di settembre 2021 (incidenza del 2% sui crediti netti complessivi).
Al 31 dicembre 2021, i titoli di debito erano pari a 27,3 miliardi di euro, di cui 14,3 miliardi si riferivano a titoli governativi.

Numeri positivi che proiettano BPER Banca già nel futuro, con l'annuncio che l'Istituto proseguirà anche nel 2022 a concentrarsi sulla crescita della redditività ordinaria sviluppando il core business che trarrà vantaggio dal consolidamento della posizione competitiva raggiunta. Le previsioni dei ricavi sono in crescita (grazie alla componente commissionale relativa al comparto del risparmio gestito e bancassurance, oltre che dall'attività di finanziamento alla clientela, anch'essa stimata in aumento per via anche dei benefici derivanti dagli investimenti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

Infine, sul fronte dei costi proseguiranno le attività di efficientamento e razionalizzazione per compensare i costi degli investimenti previsti nel piano industriale 2022-2024, con la posizione di capitale attesa a restare su alti livelli: il management ha poi proposto la distribuzione di un dividendo 2022 relativo al bilancio dell'anno precedente di 0,06 per azione, in crescita di 0,02 euro rispetto a quelli assegnati nel 2021 (dividendo dell'ammontare complessivo di 84,8 milioni di euro.

Sul fronte dei costi, continueranno le azioni di efficientamento e razionalizzazione che contribuiranno a compensare i costi per gli investimenti che saranno previsti dal nuovo piano industriale 2022-2024. Il costo del credito è previsto in calo unitamente ad una qualità del credito attesa in ulteriore miglioramento grazie alle azioni di derisking in corso. La posizione di capitale è attesa rimanere su livelli elevati. Il management di BPER Banca ha proposto la distribuzione di un dividendo 2022 (relativo al bilancio del 2021) di 0,06 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,04 euro assegnati lo scorso anno. L’ammontare complessivo del dividendo è pari a 84,8 milioni di euro. 

Pier Luigi Montani, Piero Luigi Montani (nella foto), ha commentato: "Il 2021 è stato un anno particolarmente importante per BPER sotto diversi aspetti, a partire dal significativo rafforzamento della posizione competitiva, che ci ha consentito di incrementare la quota di mercato degli impieghi dal 3,0% al 4,4% con una maggiore presenza nelle zone più produttive e dinamiche del paese e aumentare anche il numero di clienti di oltre il 50% dai 2,7 milioni precedenti a 4,2 milioni. Le attività messe in campo con rapidità ed efficacia, oltre a dimostrare il dinamismo del nostro Gruppo Bancario e la volontà di crescere anche per linee esterne, hanno portato ad un aumento strutturale della redditività ordinaria, accompagnato ad un forte miglioramento della qualità degli attivi e al mantenimento di una solida posizione patrimoniale, con un CET1 ratio Fully Phased pari al 13,5%. L’esercizio si è chiuso con un utile di 525 milioni di euro, con ricavi in costante aumento, supportati anche dall’ottima performance commerciale. Da sottolineare, inoltre, la crescita derivante dal business bancario tradizionale e dall’attività di finanziamento in forte accelerazione nell’ultimo trimestre dell’anno, a conferma della ripresa economica in atto. Trend che ci aspettiamo prosegua anche nel 2022 trascinato dagli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sul fronte dei costi l’esercizio è stato caratterizzato da diverse componenti straordinarie connesse anche alla crescita del perimetro del Gruppo. Nel 4° trimestre dell’anno, inoltre, abbiamo spesato il costo relativo alla manovra sul personale volta a favorire un ricambio generazionale e posto in essere ulteriori azioni di razionalizzazione della base costi, che accresceranno la nostra efficienza operativa. Con riferimento alla qualità del credito, abbiamo registrato dei trend in costante miglioramento, con un NPE ratio che a fine anno si è attestato al 4,9% lordo e 2,0% netto, grazie anche alle cessioni di crediti deteriorati effettuate nel corso dell’anno, incrementando al contempo i livelli di copertura. Sottolineo inoltre, tra gli aspetti peculiari dell’esercizio appena concluso, il forte impegno rivolto alle tematiche ESG, sia a livello di governance con la creazione di un apposito Comitato Sostenibilità endoconsiliare, sia nell’attività costante delle varie funzioni aziendali. Ciò ha permesso di ottenere tra l’altro, l'inserimento di BPER Banca nell'indice MIB ESG di Borsa Italiana. Nel 2022 ci aspettano sfide importanti, vogliamo proseguire nel nostro percorso di crescita continuando a migliorare i fondamentali della Banca. I risultati raggiunti in termini di incremento della redditività, miglioramento della qualità del credito e solidità patrimoniale costituiscono una solida base per il nuovo piano industriale e ci consentiranno di generare ulteriore valore a vantaggio di tutti gli stakeholder".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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