Borse: Wall Street trascina in alto i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche hanno risentito della buona performance di Wall Street che ieri ha registrato la sua migliore giornata di contrattazioni da gennaio. A condizionare, positivamente, i mercati asiatici c'è stata anche la decisione della Banca del Giappone di confermare la sua politica monetaria per il mantenimento dei tassi di interesse a livelli molto bassi (meno dello 0,1%).

Borse: Wall Street trascina in alto i mercati asiatici

L'indice Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato l'1,3% a 28.822,96; l'Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,6% a 19.959,93; lo Shanghai Composite ha registrato un + 0,7% a 3.309,46. In terreno positivo ha chiuso anche l'S & P/ASX 200 di Sydney, con un +0,2% a 7.306,30. Il Kospi di Seul è salito dello 0,1%, a 2.498,32. L'indiano Sensex ha guadagnato lo 0,1%.
Ieri l'S &P 500 è salito del 2% a 4.135,35 e il Dow è salito dell'1,6% a 33.826,16. L'economia statunitense, pur rallentando più del previsto nel periodo gennaio-marzo, ha mostrato segni di resilienza. Il Nasdaq ha guidato il mercato con un guadagno del 2,4%, a 12.142,24.

Un rapporto, reso noto ieri, ha fornito la prima indicazione di quanto stia rallentando l'economia statunitense. Nei primi tre mesi dell'anno, a fronte di un incremento del 2,6% registrato alla fine dello scorso anno, c'è una crescita stimata nell'1,1%. Peggio del previsto, ma l'economia potrebbe essere in una forma migliore di quanto sembri, dal momento che la crescita della spesa da parte dei consumatori e di altre aree è cresciuta. Un altro rapporto ha evidenziato un minore numero di lavoratori ha presentato domanda di indennità di disoccupazione la scorsa settimana, alimentando le speranze che il mercato del lavoro possa rimanere resiliente mentre altre aree rallentano.

Il greggio di riferimento statunitense, nelle contrattazioni di queste ore, ha guadagnato 49 centesimi a 75,25 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 52 centesimi a 78,74 dollari al barile.
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