Borse: il buon andamento di Wall Street aiuta i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Le azioni asiatiche hanno chiuso, per lo più, in aumento la seduta odierna, dopo che Wall Street è andata ieri in terreno positivo, mentre cresce l'attesa sul pressoché sicuro nuovo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense. I timori, ormai persistenti da settimane tra gli investitori, sono sulle ripercussioni delle politiche aggressive della Fed contro un'inflazione che ''resiste'' agli aumenti dei tassi, restando ai massimi degli ultimi quattro decenni.

Le borse asiatiche salgono grazie al buon andamento di Wall Street

In Giappone l'inflazione è balzata in agosto al 3,0%, il livello più alto dal novembre 1991. L'inflazione core, al netto della volatilità dei prezzi dei prodotti alimentari freschi , è salita del 2,8%. La Banca del Giappone terrà una riunione di politica monetaria di due giorni alla fine di questa settimana, anche se gli analisti si aspettano che la banca centrale si attenga alla sua politica monetaria accomodante che si è tradotta nel mantenimenti di tassi molto bassi. Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,4% negli scambi mattutini a 27.672,59. L'S &P/ASX 200 australiano è balzato dell'1,2% a 6.797,30. Il Kospi della Corea del Sud ha aggiunto lo 0,5% a 2.368,09. In Cina, dove il tasso primario di prestito è rimasto invariato, lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,5% a 3.130,86. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l'1,3% a 18.810,35.

Ieri la seduta a Wall Street è stata caratterizzata da grande nervosismo, con gli indici che hanno oscillato tra guadagni e perdite modesti per gran parte della giornata prima di un'esplosione di acquisti nell'ultima ora di negoziazione.
L'S &P 500 è salito dello 0,7%, risalendo da uno 0,9%, chiudendo a 3.899,89.
Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,6% a 31.019,68 e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,8% a 11.535,02.
I titoli tecnologici, i rivenditori, le banche e le società industriali hanno contribuito a sollevare il mercato. Tra i vari titoli, Apple è cresciuta del 2,5%, Home Depot dell'1,6%, Bank of America dell'1,7% e United Airlines ha chiuso in rialzo del 3,3%.

I volumi di scambio sono stati inferiori rispetto al solito, un segno che la maggior parte dei trader è diffidente nel fare grandi cambiamenti prima dell'annuncio della politica della Fed, previsto per domani pomeriggio (orario americano).
C'è attesa anche per un altro altro aggiornamento sul settore immobiliare - altro importante indicatore economico - quando domani la National Association of Realtors renderà noti i dati di agosto relativi alle vendite di case precedentemente occupate.
I tassi medi dei mutui a lungo termine statunitensi sono saliti sopra il 6% la scorsa settimana per la prima volta dal crollo immobiliare del 2008. I tassi più elevati potrebbero rendere un mercato immobiliare già ristretto ancora più costoso per gli acquirenti americani di case.
Nel commercio di energia, il greggio statunitense di riferimento ha guadagnato 5 centesimi a 85,41 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 13 cent a 92,13 dollari al barile.
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