L’annuncio del presidente statunitense Donald Trump di nuovi dazi sulle importazioni ha innescato una reazione a catena sui mercati finanziari mondiali, provocando significative perdite nelle principali borse europee e americane.
Andamento delle Borse europee
Le piazze finanziarie europee hanno chiuso in netto ribasso:
• Milano: il FTSE MIB ha registrato una flessione del 3,6%, con forti vendite nei settori bancario e del lusso.
• Parigi: il CAC 40 ha perso il 3,4%, penalizzato dalle tensioni commerciali.
• Francoforte: il DAX ha chiuso in calo del 2,94%, risentendo delle preoccupazioni per una possibile guerra commerciale.
• Londra: il FTSE 100 ha ceduto l’1,7%, mentre
• Madrid: l’IBEX 35 ha segnato una diminuzione dell’1,05%.
Performance di Piazza Affari
A Milano, i titoli più colpiti sono stati:
• Tenaris: -8,88%
• Saipem: -7,21%
• Unicredit: -5,95%
• Banca Popolare di Sondrio: -5,87%
Al contrario, il settore delle utility ha mostrato segnali positivi, con A2A (+3,19%), Leonardo (+3,09%), Terna (+2,94%) e Snam (+2,92%) in rialzo.
Andamento di Wall Street fino a questo momento: -3,8%, Nasdaq -4,5%
Fino a questo momento, Wall Street sta vivendo una giornata particolarmente difficile:
• Dow Jones Industrial Average: in calo di oltre 1.500 punti, pari a una perdita del 3,8%.
• S&P 500: in ribasso del 3,4%.
• Nasdaq Composite: in flessione del 4,5%, con le aziende tecnologiche particolarmente colpite.
Titoli come Apple hanno subito una perdita del 7,5%, mentre Nvidia e Tesla hanno registrato cali vicini al 6%.
Valute e materie prime
Sul fronte valutario, il dollaro statunitense ha subito una significativa svalutazione, con l’indice del dollaro in calo del 2,1%, mentre l’euro è salito a 1,0952 USD.
Per quanto riguarda le materie prime:
• Petrolio: il prezzo del WTI è sceso del 7,13%, attestandosi a 66,6 dollari al barile, a causa dei timori di una diminuzione della domanda globale.
• Oro: dopo aver toccato un massimo storico di 3.167,57 dollari l’oncia, il prezzo è sceso dell’1,1%, attestandosi a 3.098,73 dollari l’oncia, influenzato dalla generale svendita sui mercati.
Spread BTP-Bund
Il differenziale tra i titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni è rimasto stabile a 106 punti base, con il rendimento del BTP decennale al 3,70%.
Dichiarazioni degli esperti
Secondo un’analisi del Guardian, “gli economisti hanno avvertito che i dazi potrebbero innescare una recessione globale, aumentare l’inflazione e portare alla stagflazione negli Stati Uniti”.
Inoltre, il New York Post riporta che “economisti e strateghi hanno avvertito di una prolungata volatilità e incertezza del mercato, con aziende e investitori che si preparano a continue interruzioni”.