Milano brilla a +1,9%, gas e spread in calo, rally di petrolio e oro

- di: Matteo Borrelli
 
Le borse europee inaugurano il 2025 con un rally trainato dai titoli tecnologici, di lusso e automotive. Nonostante la smentita di Donald Trump su possibili dazi selettivi, i mercati hanno trovato nuova spinta grazie ai record del settore tech a Wall Street e alle prospettive di ripresa economica globale.
Piazza Affari chiude a +1,9%, subito dietro Parigi (+2,24%) e Francoforte (+1,7%), con il comparto tecnologico in testa: StMicroelectronics guadagna un sorprendente +7,9%, sostenuta dalle performance record di Nvidia (+5%) negli Stati Uniti. “Gli investitori continuano a guardare con fiducia al tech, ma la volatilità politica americana resta un fattore di rischio,” spiega Andrea Tueni di Saxo Banque France.

Gas e petrolio divergono, ma il clima freddo non spinge le materie prime
Sul fronte delle materie prime, il gas naturale scende del 4,6%, chiudendo a 47,33 euro per megawattora nonostante l’aumento dei consumi dovuto al freddo. Il petrolio, invece, guadagna terreno: il Brent chiude a 76,8 dollari al barile (+0,3%), mentre il WTI raggiunge i 74,2 dollari (+0,4%). Anche l’oro beneficia del contesto macroeconomico favorevole, con un rialzo dell’1% a 1.975 dollari l’oncia, posizionandosi come bene rifugio.

Spread in calo ed euro sotto controllo
Il mercato obbligazionario riflette un miglioramento della fiducia nell’economia italiana: lo spread Btp-Bund scende a 112,4 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,56%. Sul fronte valutario, l’euro si stabilizza a 1,0399 dollari, in leggero calo rispetto al picco mattutino. La moneta unica chiude anche a 163,66 contro lo yen, mentre il dollaro/yen si attesta a 157,36.

Rally dei titoli di lusso e auto
Il comparto del lusso si distingue a Piazza Affari: Moncler (+4,16%) e Brunello Cucinelli (+3,87%) beneficiano delle aspettative di un allentamento dei dazi commerciali e della ripresa dei consumi in Cina. Anche il settore automotive registra forti acquisti, con Stellantis (+3,9%), Pirelli (+4,13%) e Iveco (+3,7%) in evidenza.
Le utility e il comparto difesa restano in difficoltà, con Hera e A2A in calo dello 0,8% e Leonardo che limita le perdite a -0,69%.

Prospettive globali: il fattore Trump e l’incognita dazi
La notizia di possibili dazi selettivi, rilanciata dal Washington Post, aveva dato impulso ai mercati nella mattinata, ma la smentita del presidente Trump su Truth Social ha frenato l’entusiasmo. “Bisogna restare prudenti: l’amministrazione Trump potrebbe adottare scelte inattese in qualsiasi momento,” avverte Tueni.
Con il focus degli investitori puntato sull'insediamento di Trump tra due settimane, la volatilità potrebbe restare elevata. La politica commerciale americana, infatti, continuerà a influenzare tecnologia, lusso e auto, tre settori strategici per l’Europa.

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