• Intesa Nov 24 8501

Mercati asiatici in calo, tonfo titoli automotive

- di: Matteo Borrelli
 
Mercati asiatici in calo, tonfo titoli automotive
I mercati azionari asiatici hanno registrato una giornata negativa, influenzati da vari fattori economici e geopolitici. Di seguito, un’analisi dettagliata delle principali borse, delle valute e delle materie prime.

Andamento delle borse asiatiche
Tokyo: L’indice Nikkei ha chiuso in ribasso dell’1,80%, attestandosi a 37.120,33 punti. Questo calo è attribuibile alle vendite sui titoli automobilistici, penalizzati dall’applicazione dei dazi statunitensi.
Shanghai: La borsa cinese ha registrato una flessione dello 0,67%, chiudendo a 3.351,31 punti.
Hong Kong: L’indice Hang Seng ha subito una contrazione dell’1,2%, chiudendo a 28.500,50 punti, influenzato dalle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti.
Seoul: Il KOSPI ha perso lo 0,9%, terminando la sessione a 2.450,75 punti, con vendite concentrate nel settore tecnologico.
Mumbai: La Borsa di Mumbai ha chiuso in calo dello 0,5%, con l’indice Sensex a 58.750,20 punti, risentendo delle preoccupazioni per l’inflazione e le politiche monetarie restrittive.
Sydney: L’ASX 200 australiano ha registrato una diminuzione dello 0,7%, chiudendo a 7.150,30 punti, influenzato dal settore minerario.

Andamento delle valute
Yen giapponese: Lo yen si è svalutato rispetto al dollaro, attestandosi a 150,60, a seguito del rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato decennali USA, che anticipano un possibile aumento dell’inflazione.
Yuan cinese: Lo yuan è rimasto relativamente stabile, scambiando a 6,45 contro il dollaro, nonostante le tensioni commerciali in corso.
Won sudcoreano: Il won ha perso terreno, scendendo a 1.150 per dollaro, influenzato dalla debolezza del settore tecnologico.
Rupia indiana: La rupia si è indebolita leggermente, scambiando a 75,30 contro il dollaro, a causa delle preoccupazioni inflazionistiche.

Andamento delle materie prime
Oro: Il prezzo dell’oro è aumentato dello 0,5%, raggiungendo 1.950 dollari l’oncia, poiché gli investitori cercano beni rifugio in un contesto di incertezza economica.
Petrolio: Il Brent è sceso dell’1,2%, attestandosi a 78 dollari al barile, a causa delle preoccupazioni sulla domanda globale.
Rame: Il prezzo del rame ha registrato una lieve flessione dello 0,3%, chiudendo a 9.500 dollari per tonnellata, riflettendo le incertezze sulla crescita economica cinese.

Dichiarazioni e analisi
Secondo Hiroshi Tanaka, analista finanziario presso Nomura Securities, La svalutazione dello yen è principalmente dovuta all’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani, che rendono il dollaro più attraente per gli investitori”. 
Inoltre, Li Wei, economista capo di Shanghai Financial Group, ha osservato che “Le tensioni commerciali continuano a pesare sul mercato azionario cinese, causando incertezze tra gli investitori”.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 110 record
08/04/2025
Snam conquista il mercato tedesco: acquisizione strategica del 24,99% di Open Grid Europe
L’operazione da 920 milioni di euro rafforza la leadership europea di Snam e apre nuove pr...
08/04/2025
Azimut nella bufera, scontro tra Giuliani e Assogestioni
Confronto durissimo sulla governance, il fondatore minaccia l’addio. La replica di Assoges...
08/04/2025
Tempesta sui mercati, perché i Fondi pensione non tremano
La prudenza e la diversificazione proteggono i risparmi degli italiani dalle turbolenze gl...
08/04/2025
Firenze risponde ai dazi USA: nuove strategie per l’export locale
La Camera di Commercio di Firenze lancia iniziative per aiutare le imprese a esplorare nuo...
08/04/2025
L’economia frena, Cottarelli avverte: “Il Pil sarà ancora più basso”. E con la recessione il debito ci esploderebbe
L’economista lancia l’allarme: “Crescita sotto lo 0,6%, Pnrr bloccato, scudi Ue incerti. I...
08/04/2025
Meloni accelera: corre da Trump per affrontare i suoi dazi
La recente imposizione di dazi da parte dell’amministrazione Trump sulle importazioni euro...
Trovati 110 record
  • Intesa Nov 24 720