Borse asiatiche in rosso: Tokyo e Shanghai giù, focus sull’economia cinese

- di: Matteo Borrelli
 
L’Asia chiude in calo: Tokyo e Shanghai in flessione
Le Borse asiatiche hanno chiuso in territorio negativo, alimentando i timori di rallentamento economico in Cina, dopo la diffusione di dati poco incoraggianti sull'inflazione. Tokyo ha registrato una contrazione dello 0,94%, mentre Shanghai ha chiuso in calo dello 0,45%. Hong Kong è rimasta quasi invariata (-0,05%), Seul ha segnato un lieve progresso (+0,03%) e Shenzhen ha chiuso in positivo (+0,36%). Mumbai ha registrato una perdita dello 0,41%, confermando il sentiment generale di cautela.

Mercati europei ed eventi globali
I future europei si presentano poco mossi, con gli investitori in attesa dei dati macroeconomici previsti per oggi. Dalla Germania arriveranno la produzione industriale e la bilancia commerciale, mentre l'Eurozona pubblicherà il bollettino economico della Bce e i dati sulle vendite al dettaglio.

Negli Stati Uniti i mercati resteranno chiusi per lutto nazionale in onore di Jimmy Carter. Domani sono attese le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione e le scorte all'ingrosso preliminari.

Valute: yen stabile, dollaro dominante

Sul fronte valutario, lo yen giapponese è rimasto stabile contro il dollaro, scambiato a 158,10, e a 163 contro l’euro. Il dollaro mantiene una posizione forte, sostenuto dai recenti dati economici positivi negli Stati Uniti.

Materie prime: oro in lieve rialzo
L’oro segna un leggero rialzo, attestandosi a 1.932 dollari l'oncia (+0,3%), grazie alla crescente domanda di beni rifugio in un contesto di incertezza economica. Anche il petrolio è in lieve aumento: il Brent guadagna lo 0,5% a 79,10 dollari al barile, mentre il WTI avanza dello 0,4% a 74,60 dollari.

Lo spread e il commento sul mercato obbligazionario
Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si attesta a 190 punti base, in lieve aumento rispetto alla chiusura di ieri. Secondo Marco Barbieri, analista di Intesa Sanpaolo, “il mercato obbligazionario europeo rimane sotto pressione a causa delle aspettative di politiche monetarie restrittive da parte della Bce”.

Timori globali: Cina e dazi
Le minacce di Donald Trump di una nuova ondata di dazi contro la Cina aggiungono ulteriore incertezza ai mercati globali. “Gli investitori sono preoccupati per l'impatto di una nuova guerra commerciale, soprattutto in un momento delicato per l'economia cinese”, ha commentato Lisa Zhang, economista di HSBC.
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