Le borse asiatiche crescono, al traino del rimbalzo del 2,6% di Wall Street

- di: Redazione
 
Tutti i mercati azionari asiatici hanno messo a segno oggi sedute positive, dopo il rimbalzo del 2,6 per cento di Wall Street, conseguenza della pubblicazione di numeri dell'inflazione peggiori del previsto.
Il benchmark di mercato giapponese Nikkei è salito del 3,5%. Hong Kong è balzata del 3,9%, e anche Shanghai ha ottenuto consistenti guadagni.
L'indice S&P 500 di riferimento di Wall Street giovedì aveva subito una brutta battuta d'arresto, dopo che l'indice dei prezzi al consumo statunitense di settembre è salito dell'8,2%. Ma il benchmark di mercato è rapidamente rimbalzato per finire con un + 2,6%, il suo più grande guadagno giornaliero in 2 anni e mezzo.

Mercati: le borse asiatiche crescono, al traino del rimbalzo del 2,6 per cento di Wall Street

Il Nikkei 225 di Tokyo è balzato a 27.161,46 e l'Hang Seng di Hong Kong a 117.020,15. Lo Shanghai Composite Index ha guadagnato il 2,2% a 3.083,76 e il Kospi di Seul è salito del 2,3% a 2.212,78. L'S &P-ASX 200 di Sydney è salito dell'1,8% a 6.758,80 e l'indiano Sensex ha aperto dell'1,7% a 58.234,62. Anche i mercati della Nuova Zelanda e del sud-est asiatico sono aumentati. A Wall Street, l'S &P 500 givedì è salito a 3.669,91 dopo un'oscillazione di cinque punti percentuali dal picco negativo durante la giornata. Il Dow Jones Industrial Average è aumentato del 2,8% a 30.038,72. Il composito Nasdaq è salito del 2,2% a 10.649,15.
I dati del governo degli Stati Uniti di giovedì hanno mostrato che l'inflazione si sta diffondendo più ampiamente in tutta l'economia. L'inflazione core, che esclude la volatilità dei costi alimentari ed energetici per mostrare la tendenza a lungo termine, è accelerata al 6,6% dal 6,3% di agosto. I prezzi di settembre sono aumentati dello 0,6% rispetto al mese precedente.

Ora tutti gli occhi sono puntati sulle prossime mosse della Fed, che potrebbe decidere aumenti più consistenti dei tassi. La maggior parte dei trader si aspettava già un aumento fino a tre quarti di punto percentuale, tre volte il suo margine abituale, dalla prossima riunione dei vertici della banca centrale statunitense, in calendario a novembre. I dati di ieri hanno spinto alcuni investitori ad aspettarsi un altro aumento dei tassi della stessa entità a dicembre.

Il rendimento del Tesoro a 10 anni, che aiuta a fissare i tassi per i mutui e molti altri prestiti, è salito al 3,96% dal ,90% alla fine di mercoledì. All'inizio della giornata, ha superato il 4%. Il rendimento a due anni, che si muove maggiormente sulle aspettative di un'azione della Fed, è salito al 4,48% dal 4,29%. Ha superato il 4,50% all'inizio della mattinata.
Nei mercati energetici, il greggio statunitense di riferimento è aumentato di 2,11 dollari, a 89,38 al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il Brent a Londra ha guadagnato 22 centesimi a 94,79 dollari al barile.
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