Borse: i mercati asiatici risentono del ristagno dell'economia cinese

- di: Redazione
 
I mercati della regione Asia-Pacifico hanno avuto oggi un andamento disomogeneo, dopo le notizie relative al fatto che l’attività delle fabbriche cinesi è scesa. L’indice dei responsabili degli acquisti è arrivato a 49,2 a luglio, rispetto ai 50,3 previsti dagli economisti. La risposta dei mercati arriva il giorno dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l’attività industriale cinese è rimasta in territorio di contrazione per il quarto mese consecutivo.

Borse: i mercati asiatici risentono del ristagno dell'economia cinese

Tutti in calo i mercati cinesi: l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,64%; lo Shanghai Composite è sceso dello 0,26%, mentre lo Shenzhen Component ha lasciato lo 0,47%.
In Australia, il S&P/ASX 200 è salito dello 0,54% e ha chiuso a 7.450,7 (dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto i tassi al 4,1%, rispetto alle aspettative degli economisti, che si aspettavano un aumento di 25 punti base).

In Giappone il Nikkei 225 è salito dello 0,92% chiudendo a 33.476,58, mentre il Topix ha guadagnato lo 0,64% a 2.337,36 per raggiungere un nuovo massimo di 33 anni, dopo che il tasso di disoccupazione del Paese è scesp a giugno del 2,5% a giugno.

In Corea del Sud il Kospi è avanzato dell′1,31% chiudendo a 2.667,07 e il Kosdaq è salito dello 0,4% chiudendo la giornata a 939,67. Durante la notte negli Stati Uniti, tutti e tre i principali indici hanno guadagnato mentre Wall Street ha dato il via a un’intensa settimana di guadagni. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,28%, mentre l’ S&P 500 è salito dello 0,15% e il Nasdaq Composite è salito dello 0,21% chiudendo a 14.346,02.
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