Segnali di debolezza dalle Borse asiatiche. A Tokyo, l’indice Nikkei 225 è sceso di 342 punti o dello 0,87 per cento. L’indice del mercato azionario di Hong Kong (-3,03%) è calato al minimo di 6 settimane. Nelle ultime 4 settimane, l’indice del mercato azionario di Hong Kong (HK50) ha perso il 5,2%, mentre negli ultimi 12 mesi è aumentato del 14,74%. Debole anche Shanghai (-1,32%), l’indice di Shenzhen chiude a -0,81% e anche la Borsa di Seul perde l’1,94%.
Borse asiatiche in trincea, Tokyo -0,87%, Hong Kong (-3%): giù anche oro e argento
La forza del dollaro, la delusione per il piano di sostegno all’economia varato da Pechino, ben al di sotto delle aspettative, il timore di un rallentamento di economie led-exported con una stretta di Trump sui dazi sono la miscela che vede l’indebolimento delle Borse asiatiche da giorni.
L’oro è sceso a circa 2.600 dollari l’omnia l’oncia, scivolando per la terza sessione consecutiva al suo livello più basso in un mese, sotto pressione di un dollaro Usa in rafforzamento e di una domanda ridotta di asset più sicuri. Gli investitori hanno continuato a spostarsi verso asset rischiosi, mentre i mercati valutano le implicazioni più ampie della vittoria elettorale di Trump sulle strategie fiscali e sulla politica monetaria. La probabilità che vengano imposte tariffe all’inizio della presidenza di Trump potrebbe stimolare l’inflazione, aumentando le aspettative che la Federal Reserve possa ritardare il suo ciclo di allentamento l’anno prossimo. Ciò ha anche ridotto la probabilità di un taglio dei tassi a dicembre, da quasi l’80% di una settimana fa al 65%.
In flessione anche l’argento, sceso a 30,30 dollari l’oncia, segnando il livello più basso in un mese.