Borse: i mercati asiatici mostrano nervosismo

- di: Redazione
 
I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico hanno avuto un inizio di settimana all'insegna del nervosismo, con un occhio a quelle che potrebbero essere le decisioni della Federal Reserve, nella prossima riunione di settembre. E molta attesa c'è anche per il discorso che il presidente della Fed, Jerome Powell, farà nel tradizionale appuntamento annuale di Jackson Hole, nel Wyoming, di fine settimana. Lo stesso che in passato ha visto il vertice della banca centrale fare importanti annunci. Anche se non si attendono grandi novità, a detta degli analisti Powell potrebbe fornire indizi, ad esempio, su eventuali tagli dei tassi o di iniziative per accelerare l'andamento dell'economia.

Borse: i mercati asiatici mostrano nervosismo

Nell'andamento odierno delle borse asiatiche, spicca quella di Tokyo, con l'indice di riferimento, il Nikkei 225, che ha perso 15,50 punti a 38.047,17.
A trascinare in territorio negativo l'indica sono stati i dati relativi agli ordini di macchinari principali che sono scesi, su base annuale, da giugno a giugno,dell'1,7%. Questo dato viene ritenuto indicativo della spesa in conto capitale nei prossimi sei-nove mesi. Lo yen ha invece messo a segno un buon apprezzamento rispetto al dollaro, passando, nel rapporto con la moneta statunitense, da 147,58 a 146,44. .
L'indice S & P/ASX 200 australiano è salito dello 0,2% a 7.988,00, mentre il Kospi di Seul ha perso lo 0,2% a 2.690,83. Bene le borse cinesi, con l'Hang Seng di Hong Kong salito dell'1% a 17.611,77 e lo Shanghai Composite che ha messo a segno un aumento dello 0,5% a 2.894,57.

Il SET di Bangkok è cresciuto dello 0,8%, sulle ali dei buoni risultati dell'economia thailandese nel secondo trimestre (+ 2,3% di Pil), grazie agli introiti del turismo.
Venerdì, l'S & P 500 è salito dello 0,2% a 5.554,25. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato lo 0,2% a 40.659,76 e il Nasdaq Composite ha aggiunto lo 0,2% a 17.631,72.
Nel mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale è sceso al 3,88% dal 3,92% di giovedì sera. Il rendimento biennale, che segue più da vicino le aspettative per l'azione della Fed, è sceso al 4,05% dal 4,10% di giovedì sera.
Nel trading energetico, il greggio di riferimento statunitense ha perso 16 centesimi, attestandosi a 75,38 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha perso 15 centesimi, attestandosi a 79,53 dollari al barile.
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