Borsa: Europa sottotono a meta' seduta, a Milano (-0,2%) soffre l'oil
- di: RCor
Proseguono sottotono le Borse europee al giro di boa di meta' seduta, in una giornata priva di spunti rilevanti sul piano macroeconomico. Cosi' il Ftse Mib di Milano si attesta a -0,22%, in linea con Madrid (-0,12%), Londra (-0,28%) e Amsterdam (-0,34%). Piu' vicine alla parita' Francoforte (+0,1%) e Parigi(-0,07%). Dopo il dato sul lavoro americano molto migliore delle previsioni, diffuso venerdi' scorso, gli investitori attendono l'inflazione americana in calendario giovedi' per farsi un'idea sulle prossime mosse della Fed in vista della riunione del 31 gennaio. Nel Vecchio Continente, a novembre scendono gli ordini dell'industria in Germania rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con l'indice che e' diminuito del 4,4% a livello rettificato, quando su base mensile gli ordini sono invece leggermente saliti dello 0,3%, meno delle attese degli economisti. Mercoledi' e giovedi' sara' la volta rispettivamente di Francia e Italia. Intanto sul finale di settimana parte venerdi' una nuova stagione di trimestrali: in calendario i conti dei colossi bancari Usa Wells Fargo, JPMorgan, Bank of America e Citigroup. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, viaggia ancora in testa al Ftse Mib Amplifon con un progresso del 2,55% dopo l'upgrade a 'overweight' da 'equal-weight' e il miglioramento del target di prezzo da parte di Morgan Stanley. Bene il comparto bancario (positivo complessivamente a livello europeo con lo Stoxx 600 di settore che risulta il migliore in progresso dello 0,2%) con Mps in testa (+1,3%); in luce anche Banca Mediolanum (+0,9%) in scia alla buona raccolta netta registrata a dicembre. In coda viaggiano i petroliferi con la debolezza del prezzo del greggio, con Saipem che chiude le fila a -2,68%, tallonato da Eni -2,5%, mentre Tenaris arretra dello -0,48%. In rosso anche Tim (-1,09%). Fuori dal listino principale corre Anima Holding (+2,48%) che ha registrato a dicembre una raccolta totale di gruppo sostanzialmente stabile. Sul valutario, l'euro in calo a quota 1,093 dollari (da 1,097 al closing di venerdi') e scambia a 158,1 yen, mentre il cambio dollaro/yen si attesta a 144,55. Allunga le perdite il prezzo del petrolio, con il Brent Marzo a 76,78 dollari al barile (-2,5%) e il Wti di pari scadenza a 71,84 dollari (-2,73%). In calo anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 31,875 euro al megawattora (-7,75%).