Borsa: Europa sui minimi a meta' seduta, a Milano (-0,7%) le peggiori Fineco e Interpump

Dopo avere toccato la settimana scorsa i massimi da gennaio 2022, le Borse europee hanno imboccato la via dei cali e, a meta' seduta, viaggiano poco sopra i minimi di giornata (Milano -0,7%, Parigi sulla parita', Francoforte -0,41%, Madrid -0,31%. Reggono Londra +0,24% e Amsterdam +0,21%). Gli investitori, in una giornata povera di spunti, guardano gia' avanti. Dati macroeconomici e trimestrali saranno sotto i riflettori nelle prossime sedute, ma la parte del leone la faranno le banche centrali, Bank of England, attesa giovedi', e Federal Reserve a catalizzare l'attenzione. Per quanto riguarda la Banca centrale americana, e' ampiamente previsto che mercoledi' i tassi di interesse non saranno tagliati, ma i mercati guarderanno a qualunque tipo di indicazione dovesse arrivare sulle tempistiche dell'ammorbidimento della politica monetaria, considerato comunque imminente. Per quanto riguarda i titoli, a Piazza Affari scivola il risparmio gestito: Finecobank (-5%) sconta il fatto che JPMorgan ha abbassato il target price da 14,5 a 13,4 euro per azione e Azimut (-1,54%) "paga" il downgrade da "overweight" a "equalweight" di Barclays. Male anche Interpump (-4,98%) e Nexi (-3,36%). Stellantis cede lo 0,6% dopo che Jefferies ha tagliato il target price da 25 a 24 euro per azione. Sul versante opposto bene Iveco (+0,87%), ma sono soprattutto i petroliferi a mettersi in evidenza (Saipem +1,69%, Eni +1,83%). L'andamento del greggio e' tenuto sotto osservazione dopo l'attacco con droni alle forze americane in Giordania, costato la vita a tre militari statunitensi: dopo una fiammata iniziale, i future del Wti marzo salgono dello 0,13% a 78,11 dollari al barile, quelli del Brent di pari scadenza dello 0,12% a 83,65 dollari. Girano in rialzo i prezzi del gas scambiato ad Amsterdam, che salgono del 2% a 28,65 euro. Sul valutario, l'euro resta sotto quota 1,09 dollari e passa di mano a 1,082 (1,0849 in avvio, 1,0844 venerdi' in chiusura). La moneta unica vale anche 160,061 yen (160,394 in apertura, 160,11 venerdi'). Il cambio dollaro/yen e' a 147,88 (147,82 in avvio, da 147,81). Infine, lo spread e' in calo a 150 punti, dai 152 dell'apertura e del closing precedente, con il rendimento decennale che cala al 3,75% dal 3,82% di venerdi'.