Borsa: Milano sulla parita' a meta' seduta, tiene banco UniCredit (+1,6%)
- di: RCor
UniCredit tiene banco a Piazza Affari a meta' seduta, in una giornata in cui l'Europa frena e i future Usa sono in calo, dopo che Wall Street ha aggiornato i record nella seduta di ieri e con il mercato che si chiede se effettivamente gli stimoli annunciati dalla Cina saranno in grado di rilanciare la domanda della seconda economia globale. Milano e' sulla parita' (+0,08% il Ftse Mib) come Madrid e Amsterdam, Parigi perde lo 0,36%, Francoforte lo 0,46%. In controtendenza Londra, sostenuta dalle materie prime (+0,28%). L'attenzione resta alta sul quadro macro globale, con il mercato che aspetta le parole di Lagarde e Powell domani, insieme ai dati in arrivo dagli Usa nelle prossime due sedute, per capire quale sara' la direzione che prenderanno Fed e Bce. Intanto, sull'azionario milanese tiene banco UniCredit (+1,6%) con il ceo Orcel che ha rivisto al rialzo i target di utile 2024 e ha ribadito i toni di collaborazione e dialogo nell'operazione Commerzbank (piatta a Francoforte). Sempre a Francoforte, perde il 4% Sap sotto inchiesta negli Usa per una presunta manipolazione dei prezzi. Tornando a Milano, tra i migliori anche Prysmian (+1,7%), mentre Tenaris (+0,65%) beneficia delle dichiarazioni di ieri all'Investor Day. Le banche si muovono in ordine sparso, perde terreno Nexi (-1,35%), debole anche Stellantis (-1%) con le speculazioni sul cambio di ceo e lo sciopero proclamato dai sindacati italiani per il 18 ottobre. Sul mercato valutario, euro poco mosso a 1,1188 contro il dollaro dopo un top a 1,1199, nonostante i deboli dati economici europei degli ultimi giorni. La divisa unica scambia con lo yen a 161,4 (da 160,21) mentre il dollaro incrocia lo yen a 144,26 (da 143,74). Il gas naturale sale del 3,5% a 36,67 euro al MWh ad Amsterdam mentre il petrolio ripiega dopo i massimi della vigilia con il Brent a 74,69 dollari (-0,64%) e il Wti a 71,09 dollari (-0,66%). L'oro e' ancora sugli scudi con il contratto spot che ripiega leggermente a 2.654 dollari all'oncia dopo aver toccato il nuovo record a quota 2.670.