Borse: il calo di Wall Street trascina i mercati asiatici

- di: Redazione
 
Le borse asiatiche hanno chiuso oggi in ribasso, seguendo il forte arretramento della borsa di Wall Street, che ha cancellato i recenti guadagni. Anche i futures statunitensi e i prezzi del petrolio sono diminuiti. L'euro ha perso valore rispetto al dollari ed è stato quotato a 1,0025, in calo da1,0042. Si apprezza invece lo yen rispetto al dollaro, passando da 137,47 a 137,13.
Passando alle borse asiatiche, il benchmark giapponese Nikkei è sceso dell'1,8% a 26.340,48. L'S &P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,3% a 6.621,00. Il Kospi della Corea del Sud è scivolato dell'1,2% a 2.311,56.

Il calo della borsa di Wall Street influenza anche i mercati in Asia

L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,5% a 20.820,59, mentre l'indice Shanghai Composite ha perso l'1% a 3.281,25 a causa delle crescenti preoccupazioni sul ovid-19.
L'inflazione più alta degli ultimi quattro decenni sta spingendo la Federal Reserve e altre banche centrali ad aumentare i tassi di interesse, il che mette a dura prova l'economia e danneggia vari tipi di investimenti.

A Wall Street, l'S &P 500 è sceso dell'1,2% a 3.854,43, perdendo la maggior parte dei guadagni della settimana precedente. Il Dow Industrial Average è sceso dello 0,5% a 31.173,84, mentre il Nasdaq Composite è sceso del 2,3% a 11.372,60.
L'indice Russell 2000, che riguarda le società più piccole, è stato in calo del 2,1%, poiché le preoccupazioni per una possibile recessione hanno continuato a perseguitare i mercati.
Twitter ha perso l'11,3%, nel primo scambio dopo che il miliardario Elon Musk ha dichiarato di voler rinunciare al suo accordo per acquistare la piattaforma di social media per 44 miliardi. Twitter, da parte sua, ha espresso la volontà di portare Musk davanti ad un giudice per imporgli di mantenere i termini dell'accordo.

La possibile recessione continua a condizionare. Negli Stati Uniti il titolo decennale, il Treasury, è sceso al 2,98% dal 3,09% alla fine di venerdì, quando gli investitori hanno spostato dollari in investimenti ritenuti migliori in caso di flessione. Si mantiene al di sotto del rendimento del Treasury a due anni, sceso al 3,07%.
Nel trading energetico, il greggio statunitense di riferimento è sceso di 1,60 dollari a 102,49 al barile. Ieri ha perso 70 centesimi, a 104,09 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale per i prezzi, ha perso 1,56 dollari a 105,54 dollari al barile.
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