Borse: salgono i mercati asiatici. ottimisti su un possibile accordo sul debito americano

- di: Redazione
 
Buona chiusura di settimana borsistica sui mercati asiatici che oggi hanno risentito dell'ottimismo che sembra caratterizzare il dibattito negli Stati Uniti sul debito e di un possibile accordo che eviterebbe un default dagli effetti devastanti. Da Washington giungono infatti notizie sul fatto che il presidente Joe Biden e lo speaker della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, potrebbero raggiungere un accordo sul budget di due anni che potrebbe sbloccare un voto per l'innalzamento del tetto del debito della nazione.

Borse: salgono i mercati asiatici. ottimisti su un possibile accordo sul debito americano

In Asia il Nikkei 225 di Tokyo ha guadagnato lo 0,7% a 31.019,61. A Seul, il Kospi è salito dello 0,2% a 2.558,81, aiutato da un aumento del 2,2% del prezzo delle azioni di Samsung Electronics, la più grande azienda della Corea del Sud. L'indice Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,4% a 3.212,50, mentre anche l'S&P/ASX 200 di Sydney è salito dello 0,2%, a 7.154,80.
Ieri l'indice S & P 500 è salito dello 0,9% a 4.151,28, dopo che il produttore di chip Nvidia ha fornito una previsione eccezionale per le vendite in quanto beneficia della corsa del mondo tecnologico verso l'intelligenza artificiale.

Il Nasdaq è balzato dell'1,7% a 12.698,09, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,1% a 32.764,65.
Nvidia, uno dei titoli più preziosi di Wall Street, ha registrato un aumento del 24,4%. La sua previsione di circa 11 miliardi di dollari di entrate per il trimestre in corso ha superato le aspettative degli analisti (meno di 7,2 miliardi di dollari). Le azioni di Nvidia sono già più che raddoppiate quest'anno e il loro valore totale si avvicina a un trilione di dollari. Anche altri titoli Big Tech sono aumentati, sulla scia dell'entusiasmo per l'intelligenza artificiale. Microsoft ha guadagnato il 3,8% e la casa madre di Google, Alphabet, è salita del 2,1%.

Un rapporto afferma che la scorsa settimana un numero inferiore di lavoratori ha presentato, negli Stati Uniti, domanda di indennità di disoccupazione rispetto al previsto, suggerendo che il mercato del lavoro rimane forte anche se la produzione, l'edilizia abitativa e altre aree dell'economia rallentano sotto il peso di tassi di interesse molto più elevati.
Un altro rapporto ha stimato che l'economia statunitense è cresciuta a un ritmo annuo dell'1,3% nei primi tre mesi dell'anno, più forte dell'1,1% previsto in precedenza. Ciò rassicura che l'economia potrebbe non cadere in recessione. Il petrolio greggio di riferimento degli Stati Uniti ha invertito un precedente regresso, raccogliendo 20 centesimi a 72,03 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 11 centesimi a 76,29 dollari al barile.
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