Berlusconi contro se stesso, il suo Partito e anche contro la ragione

- di: Diego Minuti
 
Se si guardasse all'agenda fitta di appuntamenti che, tra oggi e domani, ha Sergio Matterella, si potrebbe dire tranquillamente che tutto va per il verso che dovrebbe consentire a Giorgia Meloni di riceve il mandato e, quindi, nel giro di pochi giorni, di tornare al Quirinale per perfezionare gli ultimi passaggi per il varo del suo gabinetto.
Ma il sentiero verso Palazzo Chigi che, oltre che essere in discesa, avrebbe dovuto essere cosparso di petali di rosa, visto il risultato delle elezioni, si sta dimostrando invece parecchio accidentato per il presidente di Fratelli d'Italia che, a questo punto, verrebbe da dire, aveva ragione a trattare Silvio Berlusconi, durante i contatti pre-elezioni, come si fa con qualcosa che bisogna maneggiare con cura. In effetti la strana deriva che contraddistingue le ultime sortite di Berlusconi danno di lui una immagine che si stenta a riconoscere, con i continui dietro-front, il ripetere ossessivamente che gli sono stati attribuiti pensieri che non erano i suoi, il ribadire la centralità del suo ruolo sul panorama italiano (e sin qui forse ci potrebbe stare) e in quello planetario.

Berlusconi contro sé stesso, il suo Partito e anche contro la ragione

Ma forse quel sottile sapore di misoginia che Berlusconi ha probabilmente solo in politica emerge in continuazione, dando l'idea di non sopportare che a ''comandare'' sia una donna, verso cui non ha mai mostrato una entusiastica considerazione. Lui pensa di essere ancora al centro dell'universo, ma se questa idea dalla sfera personale tracima in quella della politica nazionale ogni progetto, ma anche ogni accordo, rischia di saltare, senza possibilità di essere ricomposto.

Quello che è evidente é che Berlusconi, agli occhi di Giorgia Meloni (ma forse anche di alcuni pezzi importanti di Forza Italia) non è più affidabile. Perché se lo fosse si imporrebbe il silenzio (visti i mai rinnegati rapporti con Putin, anzi ribaditi con forza solo poche ore fa) quando si parla di Russia e Ucraina e invece non solo lo fa, ma dà singolari ricostruzioni di vicende che sono tutt'altra cosa rispetto a quel che dice lui.
L'enormità del danno fatto al centrodestra ha provocato la reazione del ''reparto manutenzione'' di Forza Italia, che ha cercato in tutti i modi di rimettere insieme i cocci dell'alleanza, prima ancora che del partito, confuso per non dire altro. E in soccorso del capo sono stati schierati i suoi media, che con lodevole sforzo hanno cercato di riparare al danno fatto, giungendo persino ad insistere che le frasi pronunciate (lo attestano le registrazioni audio) sono state decontestualizzate. Come se una cosa detta in un discorso e armonizzata con tutti gli argomenti toccati possa essere stata appunto decontestualizzata.

Ma è stato, per buttarla in una frase gergale, come cercare di rimettere il dentifricio dentro il tubetto, perché il danno - enorme - è stato fatto, facendo perdere a Berlusconi (e quindi anche al suo partito personale, nel senso letterale, avendoci messo lui un sacco di soldi di tasca sua) ogni credibilità.
Al punto che Giorgia Meloni, davanti alla tempesta di reazioni - anche in campo internazionale - dopo la dichiarazione d'amore di Berlusconi nei confronti di Putin, della sua vodka e della sua ''dolcissima lettera'' (ha detto proprio così), ha messo le cose in chiaro rispetto alle alleanze atlantiche e che è pronta a fare un passo indietro se gli alleati non la seguissero su questo impegno. Non è che a pensare questo sia solo Fratelli d'Italia, perché anche dal Ppe, di cui Forza Italia fa parte, sono arrivate delle bordate. E sentite cosa ha scritto oggi l'ex direttore dell'Economist, Bill Emmot, a dire il vero mai tenero con l'ex Cavaliere: ''Con le sue parole su Putin, Zelensky, Biden e Trump, Silvio Berlusconi ha confermato, una volta per tutte, che l'idea che egli sia uno statista moderato ed esperto, qualcuno a cui il nuovo presidente del Consiglio farebbe bene a telefonare regolarmente per avere suggerimenti, è un'assurdità totale. Peggio: è una menzogna sfacciata''.
Se non è una campana a morto, ci manca veramente poco.
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