Consumi in crescita in Italia: spesa in aumento per beni di largo consumo e prodotti tecnologici
- di: Barbara Leone
Nel terzo trimestre del 2024, la spesa degli italiani per beni di largo consumo (FMCG) e prodotti tecnologici e durevoli (T&D) ha registrato una crescita complessiva del +3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento riflette una ripresa significativa nel settore, con alcune categorie che mostrano una crescita particolarmente marcata, mentre altre segnano lievi flessioni. Tra i beni di largo consumo, i comparti che hanno visto le crescite più significative sono stati: prodotti per l’igiene personale, +7,5% rispetto al Q3 2023; baby care, +4,6%; cura della casa, +3,7%. Questi settori hanno registrato aumenti sia in termini di valore che di volumi, riflettendo una crescente attenzione dei consumatori verso il benessere personale e domestico. Nonostante la tendenza positiva generale, il comparto della tecnologia di consumo ha segnato una lieve flessione del -0,2%, un dato che contrasta con l’andamento positivo osservato in altre categorie.
Consumi in crescita in Italia: spesa in aumento per beni di largo consumo e prodotti tecnologici
A fornire questa panoramica dettagliata è il Barometro dei Consumi di NIQ, uno strumento che combina i dati di NielsenIQ e GfK per analizzare l’andamento della spesa nel settore FMCG (prodotti alimentari, cura della casa e della persona) e T&D (tecnologia, elettrodomestici e fai-da-te). Lo studio, pubblicato trimestralmente, è basato su dati reali di vendita e rappresenta un punto di riferimento per comprendere le priorità di spesa delle famiglie italiane.
“Nel terzo trimestre dell’anno il largo consumo ha fatto registrare una crescita dei fatturati pari al +2,9 % per la totalità dei canali retail – sottolinea Romolo de Camillis, Retailer Director NIQ Italia -. Un dato molto positivo, superiore rispetto alle aspettative, e caratterizzato da una ripresa dei volumi e un progressivo rientro del fenomeno inflattivo. Il miglioramento degli indicatori delle vendite dei prodotti del largo consumo va analizzato in un contesto macroeconomico che continua ad evidenziare elementi di debolezza e può essere ricondotto a scelte degli Italiani che premiano i consumi domestici a scapito del consumo fuori casa, oltre che agli effetti positivi generati dalle azioni di Governo a sostegno della capacità di spesa per le famiglie in difficoltà”.
Ivano Garavaglia, CS Retail Lead & RV Sales Deputy NIQ Italia evidenzia che “Dopo molti trimestri di difficoltà i beni durevoli hanno sviluppato una crescita del +5,8%. Questa performance molto robusta è stata trainata dal settore Home Improvement ed in particolare dalle vendite di arredamento. Tutto questo comparto, fra cui soprattutto le cucine, così come gli elettrodomestici, stanno godendo ancora degli ultimi mesi in cui sono presenti gli incentivi statali per la loro sostituzione. La crescita di questi settori ha portato tutto il comparto dei beni durevoli in un terreno nettamente positivo che non si vedeva da inizio 2023”.
“Il trimestre appena trascorso registra un segno positivo sia per i beni di largo consumo che per i beni tecnologici e durevoli – aggiunge Enzo Frasio, Amministratore Delegato di NIQ e GfK -. Un costante e puntuale tracciamento delle abitudini dei consumatori rende possibile il miglioramento del comparto, e offre l’opportunità di compiere previsioni sul suo futuro. La sinergia tra NIQ e GfK restituisce un’istantanea a livello nazionale e globale di un settore in continuo cambiamento”.
Nel dettaglio, tra luglio e settembre, il giro d’affari dei beni di largo consumo ha superato i 32 miliardi di euro, segnando una crescita del +2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il comparto alimentare si conferma il più rilevante in termini di fatturato. Fresh Food (alimenti freschi): oltre 11 miliardi di euro (+2,8%). Ambient Food (prodotti confezionati da scaffale): 6 miliardi di euro (+2,7%). Dairy (latticini e derivati): quasi 4 miliardi di euro (+1,6%). Accanto al settore alimentare, altri comparti hanno registrato performance degne di nota. Personal Care: circa 2 miliardi di euro di fatturato. Homecare: 1,6 miliardi di euro. Snacking: 1 miliardo di euro (+5,6%). Baby Care: 241 milioni di euro. Il mercato dei beni tecnologici e durevoli (T&D) ha mostrato una crescita ancora più marcata, con un aumento del +5,8% nel fatturato rispetto al Q3 2023, raggiungendo i 13,6 miliardi di euro. Tra i settori più performanti troviamo innanzitutto quello Home Improvement: il segmento che include arredamento e fai-da-te ha segnato un incremento straordinario del +11,1%, generando un fatturato di quasi 7 miliardi di euro nel trimestre.
A seguire il settore degli elettrodomestici, che con un aumento del +6,4% ha raggiunto ricavi pari a 1,7 miliardi di euro. Tutti dati, quelli emersi dall’indagine, che evidenziano un rinnovato interesse dei consumatori italiani verso la cura e l’innovazione degli spazi abitativi, così come verso l’acquisto di apparecchi tecnologici di qualità. La crescita dei consumi registrata nel terzo trimestre del 2024 riflette cambiamenti significativi nelle abitudini degli italiani. Da un lato, l’attenzione al benessere personale e domestico continua a guidare le scelte di acquisto; dall’altro, la ripresa economica e l’ottimismo crescente stanno alimentando investimenti in beni durevoli e tecnologici.