I mercati europei hanno chiuso la seduta di martedì in territorio positivo, con Madrid in testa (+1,2%), seguita da Francoforte (+1,1%) e Parigi (+1%). Più cauti Londra (+0,3%) e Amsterdam (+0,5%), mentre Piazza Affari ha interrotto una serie di tre giornate negative con un rialzo dello 0,88%, trainato dal settore bancario.
Banche italiane in evidenza: Unicredit e Banco Bpm sotto i riflettori
Unicredit ha registrato un balzo del 2,56%, raggiungendo 54,80 euro, dopo che JPMorgan Chase ha rivisto al rialzo il target price a 69 euro, mantenendo la raccomandazione ”overweight”. “Il potenziale di crescita deriva dalla solida capitalizzazione e dalle strategie di riduzione dei costi”, ha commentato un analista della banca d’investimento americana in una nota del 25 marzo.
Anche Banco Bpm ha performato bene (+1,64%), nonostante Ubs mantenga un rating ”neutral”, citando la già forte performance del titolo (+30% nell’ultimo anno). Gli analisti della banca svizzera hanno però alzato il target price a 10 euro, sottolineando che “l’upside legato al Compromesso Danese rimane incerto”. Se approvato, il provvedimento potrebbe portare a un ulteriore rialzo del 5-10%, mentre in caso contrario si rischia un aggiustamento al ribasso del 3-8%.
L’incognita del Compromesso Danese e il futuro delle trattative
Il Compromesso Danese, misura fiscale che potrebbe avvantaggiare le banche italiane, è ancora in attesa di approvazione. Equita Sim ha evidenziato che, in caso di fallimento dell’operazione su Anima Holding, “gli azionisti di Banco Bpm potrebbero affrontare maggiori rischi al ribasso rispetto a quelli di Unicredit”.
Wall Street e materie prime: trend moderatamente positivo
Oltreoceano, l’S&P 500 sta salendo dello 0,29%, mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) è rimasto stabile a 69,17 dollari al barile. L’oro ha guadagnato un moderato +0,50%, riflettendo una domanda cauta in attesa di nuovi dati macroeconomici.
In Europa, lo spread BTP-Bund si è mantenuto a +106 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
I titoli più performanti e le delusioni del giorno
Oltre alle banche, hanno brillato Banca Mediolanum (+2,14%) e Intesa Sanpaolo (+1,83%), mentre Pirelli (-1,69%) e Prysmian (-1,60%) hanno chiuso in rosso. Tra i mid-cap, GVS (+6,93%) e Newlat Food (+5,45%) hanno registrato i rialzi più significativi, mentre Fincantieri (-6,91%) ha subito la peggiore flessione.
Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?
Gli investitori rimangono in attesa di ulteriori sviluppi sul Compromesso Danese e sui tassi della BCE, mentre il settore bancario italiano potrebbe continuare a beneficiare di revisioni al rialzo degli analisti.